Pubblichiamo il testo dell'interrogazione depositata dal nostro Capogruppo Cesare Perego sui recenti allagamenti causati dal torrente Molgora che ha rotto gli argini ed è tracimato, con particolare riferimento alla situazione di Pagnano, dove appena piove più del normale il nuovo sottopasso in località Nibbio si allaga.
Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani
Oggetto: Interrogazione - a norma degli Art. 51, 52 e 53 del “Regolamento del Consiglio comunale e delle Commissioni Cconsiliari” del Comune di Merate - relativa alle esondazioni del Torrente Molgora.
Premesso che:
- nel “Rapporto Ambientale Preliminare” - all’interno del Documento di Piano di Governo del Territorio del Comune di Merate presentato nel luglio 2010 per l’adozione - viene riportato a pag.41 che nell’anno 2007 è stato approntato un “Progetto di riqualificazione ambientale del Torrente Molgora;
- tale Progetto, oltre ad uno scopo di riqualificazione ambientale, intende anche intervenire per “la formazione di aree di esondazione per diminuire il carico idraulico durante le alluvioni”.
Premesso, inoltre, che:
come riportato nel documento stesso: “Gli ambiti di dissesto in generale non interferiscono con le zone abitate, ad eccezione di alcuni punti lungo il Torrente Molgora in cui sono localizzati alcuni pozzi, una cabina del metano e l’impianto di depurazione comunale in disuso. I sopralluoghi effettuati durante i periodi di precipitazioni intense hanno permesso di identificare i tratti dove si ha il fenomeno dell’esondazione in corrispondenza di alcuni punti critici ove la sezione di deflusso si restringe (vedi figure 26‐29)”.
Ricordando che:
- in conseguenza delle recenti forti precipitazioni del mese di agosto 2010 si sono verificati importanti fenomeni di esondazione del torrente Molgora che hanno interessato diverse zone del territorio comunale;
- particolare situazione di gravità si è verificata nella Frazione di Pagnano dove il sottopasso ferroviario è risultato allagato per l’intera sua altezza, superiore a 3 metri;
- l’altezza raggiunta dall’acqua ha superato il livello di posizionamento dei quadri elettrici atti a comandare sia il sistema di pompe che la segnaletica di allarme (semaforo), rendendoli, pertanto, nell’emergenza, non funzionanti.
Facendo osservare che:
- quanto accaduto nel mese di agosto nel sottopasso di Pagnano dimostra che questo punto della viabilità meratese presenta un elevato rischio per i cittadini che si trovassero a transitare nel corso di piogge torrenziali;
- l’attuale sistema semaforico di avviso della pericolosità è insufficiente poiché la sua presenza non ha l’impatto visivo necessario ad avvisare gli automobilisti, tant’è che molti dei fruitori abituali del sottopasso non ne avevano notato la presenza (ed a maggior ragione si può dire degli occasionali utilizzatori del sottopasso);
- che la posizione dei quadri elettrici è, nell’evidenza dei fatti, troppo bassa e richiede una diversa collocazione;
gli interroganti chiedono:
- di conoscere, con adeguata documentazione, lo stato di esecuzione di quanto previsto dal Progetto di riqualificazione del Torrente Molgora del marzo 2007, in particolare per quanto riguarda il fenomeno delle esondazioni;
- di sapere l’entità della spesa ad oggi effettuata in relazione all’ammontare preventivato in Bilancio per gli interventi previsti dal progetto in oggetto;
- di mettere in atto un migliore sistema di segnalazione di pericolo in caso di esondazione;
- di intraprendere opportune e tempestive azioni per mettere in sicurezza il sottopasso, spostando ad altezza più elevata i quadri elettrici, precisando la tempistica di intervento.
Ringraziando, salutiamo distintamente
Il Gruppo Consiliare di Insieme per Merate
Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri e Roberto Riva
Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri e Roberto Riva
Alla fine aveva ragione Marisa Viganò e quanti, se non sbaglio anche quelli di Merate per Tutti - Centrosinistra, hanno contrastato i sottopassi in quella zona e chiesto invece un cavalcavia temendo proprio allagamenti e straripamenti del Molgora.
RispondiEliminaNè Marisa Viganò, nè INSIEME PER MERATE, hanno mai chiesto il cavalcavia, che anzi consideravano antiestetico.
RispondiEliminaMarisa Viganò chiedeva di costruire il sottopasso nel territorio di Cernusco, lontano dalla zona di esondazione. IPM ha votato per il sottopasso attuale, probabilmente per sottovalutazione del problema.
Il sottoscritto, alla sua elezione a consigliere comunale nel 2004 ha in tutti i modi cercato di tornare all'idea del cavalcavia ma è stato snobbato, perchè il progeto era già troppo avanzato.
Tuttavia oggi questa interrogazione va presentata.
lanfranco consonni
Il problema adesso non è il chi e il perchè ma il come. Come è stato possibile progettare un'opera con questi difetti quando si sapeva del rischio di allagamenti? Come si può rimediare? Ah, se gli amministratori pubblici ascoltassero la gente del posto ogni tanto?!?
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