Dopo la scuola di Adro griffata Lega Nord, a Merate arrivano gli attraversamenti pedonali di colore verde, verde padano naturalmente, come il sito internet dell‘Amministrazione comunale. Non è una novità assoluta invero: una piccolo assaggio lo hanno potuto gustare già l’anno scorso i cittadini di Pagnano con la realizzazione degli attraversamenti pedonali di “don Arnaboldi avenue”. Stante l’enorme successo dell’impegnativa sperimentazione adesso la tonalità è stata estesa ovunque. I gusti sono gusti e il verde rientra tra le opzioni previste dal codice della strada ma la scelta cromatica pare abbia una forte connotazione politica, finanche partitica. Spiace che il responsabile parrebbe essere l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Panzeri, solitamente equilibrato e attento più alla sostanza che non a queste buffonate, perché di buffonate si tratta. Spendere denaro pubblico e tempo per dipingere i dissuasori è anche un brutto segnale per la popolazione: con tutti i problemi presenti e passati da risolvere quello del colore dei dossi era meglio venisse lasciato per ultimo, quando proprio non rimaneva più niente da mettere a posto. Non è poi bello che ad una cittadina venga data una così spiccata connotazione di parte. La lista “Andrea Robbiani Sindaco” non rappresenta l’intera popolazione perché è stata votata nel suo complesso dal 40% degli elettori. Il 60% la pensa diversamente. Il divario cresce ancora se si prende in considerazione solo il consenso attribuito al Carroccio. Merate è di tutti, non dei leghisti, del pidiellini, dei democratici e Merate non può e non deve essere identificata con la Lega Nord. E se proprio amano tanto il verde che pensino a quello della natura con scelte urbanistiche coerenti non a quello delle righe per terra, perchè c'è verde e verde: quello padano e quello dellas Brianza.
Redazione
Procede a grandi passi la connotazione dell'"identità locale" di ispirazione leghista. Chissà che anche questa pagliacciata stile Adro non faccia notizia così da fornire un pò di pubblicità al sindaco per una non improbabile candidatura alle prossime elezioni politiche....
RispondiEliminaEh si, sono problemi..del resto la questione non è banale: il verde ispira la Lega, il rosso manco a dirlo il comunismo, il bianco è la DC e l'azzurro è il PDL.Il nero....lasciamo perdere...insomma è un casino.Si potrebbe optare per il rosa ma poi si pensa a Vendola mentre il viola non va bene perchè poi si fa riferimento alla casa dell'assessore alla cultura. Eh si, dovreste proporre un bel marrone o un beige che fa molto fashion oppure quel bel canna di fucile, che è un classico e non impegna. tra l'altro ha il vantaggio di confondersi con l'asfalto, un pò come la segnaletica che finalmente dopo anni è stata rifatta...
RispondiEliminaSi poteva semplicemente lasciare il bianco come è sempre stato: non si perdeva tempo a pensare il coloro, non si spendevano soldi in più per la vernice e si otteneve lo stesso effetto. Per quanto concerne alla segnaletica che non veniva rifatta da anni in realtà si tratta di un anno e tre mesi, ovvero da quando è in carica la nuova Amministrazione perchè la segnaletica orizzontale nel quinquennio precedente è sempre stata rifatta regolarmente e senza far passare l'intervento come un'impresa eccezionale come invece fa la Sua parte politica di riferminento per ogni opera di normale manutenzione e amministrazione.
RispondiEliminaVoi sapete sempre tutto...anche sulle vernici...
RispondiEliminaTutto tutto no, ma magari dopo cinque anni di Amministrazione per i meno esperti e trent'anni di servizio pubblico per gli altri magari qualcosa sulla segnaletica gli ex Assessori lo hanno imparato, visti anche i dettami legislativi sui colori da utilizzare...
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