lunedì 20 settembre 2010

Il razzismo è come la droga

L'Assessore provinciale alla Cultura contro il titolare di una macelleria islamica. Per le sue dichiarazioni razziste dovrebbe essere sostituito

Il Giornale di Merate del 14 settembre nell’articolo “Macelleria islamica , la Lega chiede controlli severissimi” (
clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere ai riferimenti) riporta una lunga serie di dichiarazioni del segretario della Lega Nord di Robbiate, Marco Benedetti, nonché Assessore Provinciale alla Cultura, di stampo razzista.
Cosa esprime il lombardo? Pur concedendo che un islamico possa aprire un’ attività commerciale (bontà sua che non si scagli contro la scelta di uno straniero di entrare nel commercio per fare concorrenza ai brianzoli), lo accusa (senza conoscerlo) di manifestare “
assoluto rifiuto di integrarsi con le comunità locali” perché ha scelto (come dappertutto avviene in Europa) di riportare nell’insegna la dizione di “macelleria islamica”. Poiché il commerciante che apre la macelleria è islamico “sono legittimi i timori che questo, come molti altri sedicenti esercizi, possa trasformarsi in ricettacolo di svariate attività illegali”.
La Lega vigilerà che il Comune faccia rispettare le regole che devono essere uguali per tutti”. Come i seguaci del Sole delle Alpi ci hanno abituato da lungo tempo, nell’eroico tentativo di difendere l’identità locale, dalla non conoscenza di un fatto o tradizione, (ciò che non conosco io non serve, vedi la funzione di una macelleria islamica) si passa all’accusa di pericolo (chi non si assimila è un nemico) con finale soluzione ottenuta introducendo un divieto (vedasi campagna contro i kebab).
Queste dichiarazioni sono gravi perché l’autore non sta facendo discorsi in generale, ma li dirige verso una persona, dichiarando incautamente, che il suo esercizio commerciale potrebbe trasformarsi in luogo dove si svolgono illegalità. Certamente un uomo politico, selezionato dalla nuova classe dirigente provinciale per esercitare il compito di Assessore alla Cultura conosce la signora Miep Gies. La signora olandese quando le chiesero perché avesse nascosto i Frank, rischiando di essere deportata, rispose "Mi sembrava fosse perfettamente naturale farlo".
E’ parecchio tempo invece che queste dichiarazioni appaiono perfettamente naturali. Il razzismo è come la droga :qualcosa di cui non ci libereremo mai, una imperfezione del cervello e dell’anima che va curata continuamente per impedire una ricaduta.
Ecco perché un Assessore ala Cultura di tale spessore andrebbe cambiato.


Cesare Perego
Capogruppo consiliare
di Insieme per Merate

4 commenti:

  1. attilio colombo (italiano onesto e non legaiolo)20 settembre 2010 alle ore 17:40

    è solo becera inoranza... di quella che ingrassa i leghisti incapaci di affrontare qualsiasi discussione democratca.

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  2. possibile che nessuno abbia detto niente prima? o dormiato tutti o nessuno ha letto il gdm... spersiamo sia vera la seconda, ma purtroppo temo che al contrario valga la prima di ipotesi. provera provincia come siamo dirotti!!!

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  3. A quando la mezzaluna attaccata, come a suo tempo la stella di David, sui vestiti di bambini ed adulti di fede islamica?

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  4. Sottoscrivo in pieno le belle parole e il ragionamento compiuto di Cesare Perego. Non lo conosco ma da quanto ho potuto leggere sul Vostro blog è una persona valida e intelligente

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