venerdì 24 settembre 2010

Caso "Fomas": l'attuale Amministrazione è supina rispetto alle posizioni dell'azienda

Innanzitutto trovo singolare che ad una interrogazione presentata da un Consigliere Comunale al Sindaco risponda un imprenditore, è vero che in questi ultimi anni si fatica a capire la differenza tra interessi privati e politica ma forse non era opportuno.
Della lunga lettera del dott. Guzzoni condivido la quasi totalità di quanto scritto, sono d’accordo sulla utilità di usare il pozzo per fornire acqua all’attività produttiva e credo che l’iniziativa sia assolutamente meritevole, non ho mai sostenuto il contrario. Non saprei dire se qualcuno vorrebbe che Fomas Group se ne andasse da Merate, personalmente non ricordo di aver mai espresso questo auspicio che non corrisponde al mio pensiero.
Sgomberato il campo dalla cornice di sospetti e intenzioni inesistenti vediamo qual è il merito della questione.
Il dott. Guzzoni è sicuramente un ottimo imprenditore, conosce il suo lavoro ed ha una visione positiva del futuro, Fomas Group è una grande azienda che legittimamente compie scelte indirizzate a garantire l’attività, gli utili e anche i posti di lavoro. Da un imprenditore è quanto ci si deve aspettare e nessuno chiede al dott. Guzzoni di fare altro che il suo apprezzato lavoro. Per contro l’Amministrazione Comunale ha il dovere, il compito, l’obbligo di tutelare il territorio, gli interessi del Comune e quelli dei cittadini, anche su questo credo che non ci debbano essere dubbi.
Come amministratore comunale eletto dai cittadini mi preoccupo, perciò, che le scelte delle aziende siano compatibili con la vita dei residenti e che al giusto guadagno degli imprenditori si accompagni un ritorno positivo per il Comune. Se sono stato costretto ad intervenire in merito alle scelte di Fomas Group non è quindi per pregiudizio nei confronti del dott. Guzzoni, ma perché ritengo che l’attuale Amministrazione Comunale abbia un atteggiamento rinunciatario e sia in posizione supina rispetto alle scelte dell’azienda.
Ribadisco che in occasione dell’intervento di ristrutturazione complessiva l’azienda non ha mantenuto l’impegno di realizzare gli spazi sociali promessi e l’Amministrazione Comunale ha rinnunciato a pretenderli; dire queste cose e chiedere il rispetto di quanto promesso significa voler cacciare un’azienda? A me sembra che significhi semplicemente fare il proprio dovere di rappresentante dei cittadini.
Oggi l’azienda sta realizzando un intervento che, grazie al pozzo di proprietà comunale, le consentirà di risparmiare parecchie decine di migliaia di euro all’anno, come si rileva dai dati che il dott. Guzzoni ha riportato. Chiedere che una quota significativa di questo risparmio, anziché solo i 6.000 Euro proposti, entri nelle casse del Comune di Merate significa voler cacciare l’azienda o bloccarne lo sviluppo? Secondo me significa semplicemente fare il proprio dovere di amministratore pubblico che si preoccupa del bene comune e che cerca risorse per dare sevizi ai cittadini, senza sottostare al continuo ricatto di chi minaccia di andarsene se non ci si inchina ai suoi voleri.
Augurandomi di aver chiarito il senso dei miei interventi e augurandomi uno scatto di orgoglio dell’Amministrazione Comunale ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.

Roberto Riva
Consigliere comunale di "Insieme per Merate"

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