domenica 18 aprile 2010

Il rilancio del commercio passa dall'outlet

Ritorno sul tema del Pgt che, dopo l'allungamento dei tempi di approvazione, sembra essere scomparso dall'agenda politica meratese. Parliamo di commercio. I problemi li conosciamo ed essenzialmente sono: la difficoltà delle piccole botteghe di resistere all'avanzata dei centri commerciali; un centro cittadino privo di attrattività e votato esclusivamente al riposo del sonno; una vibilità e mobilità infelice che non favorisce il vivere il centro come un salotto dove trovarsi e crescere insieme; frazioni abbandonate e svuotate per la dura legge del mercato.
Analizzando i flussi del commercio attuali dobbiamo prendere atto che il cittadino, sia per un fatto di acquisti sia per un fatto di tempo libero, preferisce recarsi all'interno di un centro commerciale, o ancora meglio di un moderno outlet, piuttosto che fare quattro passi in centro a Merate. Chiediamoci il perchè e ne ricaviamo, semplicemente, perchè al centro commerciale ha tutti i servizi che gli servono a portata di mano: negozi, bar, ristoranti, giochi per i bambini, musica di sottofondo. Cosa gli manca? Manca al cittadino in quei luoghi il contatto con la realtà, il godere di una bellezza urbanistica e naturale che appartiene al nostro territorio. Ed allora ecco l'idea: perchè non creare di Merate centro un outlet a cielo aperto? Ristudiare spazi e servizi nell'ottica di valorizzare il centro attraverso le realtà commerciali che lo abitano, creando un grande ambiente progettato per essere vissuto dai cittadini e non per vincolare i cittadini. Contattando una società specializzata nello sviluppo immobiliare di grandi complessi commerciali, si potrebbe progettare un centro città allargato (non solo piazza Prinetti) in funzione dei servizi che si vogliono offrire: bar per le diverse fasce di utenza, ristoranti, pizzerie, negozi di marca, botteghe artigiane di qualità, negozi di generi alimentari... ma togliamo dal centro le troppe banche. Le banche, che ormai monopolizzano il centro rendendolo morto nel week end, devono essere dislocate sull'esterno del centro cittadino, nelle vicinanze dei parcheggi di prossimità di cui abbiamo già accennato. Il centro devo essere vissuto come il soggiorno di un'abitazione dove vivere in tranquillità ed in sicurezza i propri momenti di tempo libero. Nell'ottica del grande outlet ottimamente si inseriscono le iniziative e manifestazioni della ProLoco e delle varie associazioni tese a donare vitalità: è necessario però un vero progetto complessivo del vivere il tempo libero. Vivere il tempo libero e non lasciarsi vivere stancamente.
Il rilancio delle frazioni passa, invece, dalla riqualificazione urbanistica delle stesse, dallo spostamento dei servizi al centro delle frazioni, dalla creazione di centri vivibili. Quali sono i centri di aggregazione di Sartirana, Cassina, Brugarolo, Novate e Pagnano? Dalla ricchezza urbnistica esistente, recuperando la storia, dobbiamo ricollocare servizi che in centro diverranno superflui nell'ottica dell'oulet. Bisogna ragionare in termini di territorio complessivo e non in termini di centro e frazioni: le frazioni hanno la stessa dignità del centro e meritano di vivere complementarmente allo stesso e non in subordine. Il problema non deve essere collegare le frazioni al centro ma collegare il centro alle frazioni che divengono centri di vita propria. Come peraltro già in molto fasi della vita della comunità meratese.
Con fiducia riteniamo che cambiare in meglio sia possibile, basta volerlo.

Stefano Valagussa

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