sabato 24 aprile 2010

La telenovela del progetto "Meratenews.it" tra errori annunciati e verità nascoste

A quanto pare la mancata registrazione del dominio www.meratenews.it da parte dell'Amministrazione (clicca sul testo evidenziato per leggere l'articolo precedente) non è stata un errore, nel senso che nessuno dal Comune avrebbe mai voluto acquisire i diritti per utilizzare il .it perchè interessava solo il .eu assegnato effettivamente a fine ottobre 2009. Il Sindaco si sarebbe dunque semplicemente sbagliato indicando nel comunicato ufficiale meratenews.it; avrebbe insomma commesso una svista orografica, non si sa se di proposito oppure per effettiva disattenzione, come auspichiamo perché altrimenti si sarebbe comportato in maniera molto scorretta che non si addice al ruolo che ricopre. Questa almeno la versione trapelata da Palazzo. Se sia vera o un goffo tentativo di giustificazione non è dato di accertarlo... Non si comprende tuttavia perchè allora l'altro ieri, il 22 aprile in tarda serata quando è cominiciata a circolare la voce dell'errore, sono stati bloccati dal Comune gli indirizzi con tutte le altre e estensioni, ovvero .com, .net e .info, un'operazione di cui si è occupato direttamente il Sindaco in persona.
A parte i dubbi, rimane il fatto che sarebbe stato opportuno per chiarezza da parte dell'Amministrazione emettere un'altra nota di precisazione. Prendendo comunque per buone le circostanze esposte non si comprende perchè non sia stata chiesta la registrazione dell'estensione più utilizzata e comune tra la gente, ovvero il .it. La vicenda sta assumendo i contorni di una farsa per quel poco che è dato di apprendere. Sì, perchè il problema è proprio questo: che il signor Andrea Ambrogio Robbiani ha cancellato l'informatore "Parla Comune", varato il progetto "Meratenews" e scelto lo staff che dovrà occuparsi del nuovo sito internet senza dire nulla a nessuno, nonostante sembra che lavori all'iniziativa da quest'estate. E' questo il suo concetto di partecipazione, di trasparenza, di dialogo e confronto? L'Amministrazione pubblica è pubblica appunto, di tutti, non "cosa sua". I cittadini hanno diritto di conoscere scelte che riguardano la collettività a partire dalla corretta informazione ai rappresentanti istituzionali, di maggioranza o di opposizione non fa differenza.

R.I.

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