domenica 24 ottobre 2010

Ridurre il consumo di suolo e far quadrare i bilanci: una scelta possibile e sostenibile

[Parte 1] Venerdì 22 0ttobre 2010, presso il Castello Colleoni (clicca sui testi evidenziati in grassetto e con il colore azzurro per leggere gli approfondimenti) di Solza (Bg) si è tenuto un convegno che rispondesse al seguente quesito: si può ridurre il consumo di suolo e far quadrare il bilancio di un Comune? Vi hanno partecipato il Sindaco di Solza Maria Carla Rocca, il Presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine, il Sindaco di Osnago Paolo Strina, il Sindaco di Cassinetta di Lugagnano Domenico Finiguerra e uno degli Estensori del PGT di Solza Massimo Bernardelli.
Solza, insieme a Corbetta (Mi) ed alla Provincia di Torino, sono gli Enti che hanno seguito Cassinetta di Lugagnano sul percorso dell'opzione zero.
Il Sindaco Rocca ha esordito dicendo che nella zona e non solo lì, negli ultimi decenni, l'edificazione è stata intensa e disordinata, per cui l'Amministrazione ha deciso di interrompere tale spirale viziosa impostando il PGT su una parola d'ordine chiara: azzerare l' ulteriore consumo di suolo; frasi più sfumate e vaghe, del tipo minimizzazione o limitazione sono state bandite: la Giunta, il Consiglio Comunale e la Popolazione hanno capito il messaggio accogliendo tale impostazione.
L' Architetto Massimo Bernardelli, uno degli Estensori, ha affermato che l'operazione fatta è stata, semplicemente, quella di fotocopiare il previgente PRG e non aggiungere altre aree urbanizzate. Fermare l'edificazione non significa bloccare il comparto edile, perché molto c'è da fare nel recupero e nel mantenimento del centro storico. Impulso è stato dato alle opere infrastrutturali, quali i marciapiedi, i sentieri e le piste ciclopedonali, perchéscopo dell' urbanistica è quello di rendere belli e fruibilii luoghi.
Il Presidente lombardo di Legambiente Di Simine, ricordando che la Lombardia è la regione con l'attività agricola più importante d' Italia, ha affermato che il suolo non è un bene rinnovabile e che anche la nostra Regione è stata intaccata dalle normative Tremonti di incentivazione di capannoni industriali che ora non sono utilizzati, per la gran parte. Bisogna introdurre dei correttivi per rendere competitivo il recupero degli edifici esistenti piuttosto che costruirli su terreno libero, perché in Lombardia si consumano 137.000 mq di suolo al giorno (l'equivalente di 17 campi di calcio).[Fine Parte 1]

Ernesto Passoni

2 commenti:

  1. Come al solito e come dimostrano gli interventi precedenti sul PGT, sul Lago di Sartirana, sugli alberi da abbattere... a Merate siamo moooolto indietro. Il nostro paese dovrebbe essere all'avanguardia perchè è il più grande e prestigioso della zona dopo Lecco invece stiamo perdendo il treno e i paesini più piccoli ci hanno superato. Grazie Robbiani. Grazie Lega Nord. Grazie Pdl

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  2. tale e quale a Merate!... è ironico se qualcuno non ha capito

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