giovedì 28 ottobre 2010

Incrocio tra ex Ss 36 e Sp 54, il Sindaco di Cernusco: "Integrale attuazione dell'accordo"

Di seguito viene riportata la posizione espressa sull’argomento dal Sindaco di Cernusco Lombardone rispetto all'accordo sulla sistemazione dell'incrocio tra la ex Statale e la Provinciale Monticello - Paderno che, come appare dal testo, si ripromette "il raggiungimento di due obiettivi inscindibili: da un lato la realizzazione dell’intervento di miglioramento del raccordo tra la S.P. 54 e la S.R. 342 DIR mediante desemaforizzazione nel comune di Cernusco Lombardone e dall’altro la realizzazione di una strada di collegamento tra la S.R.342 dir in prossimità di Esselunga nel Comune di Cernusco Lombardone e la S.P.54 con sbocco in via Laghetto o in prossimità della rotatoria carabinieri nel Comune di Merate”. Sarebbe l’ormai famosa bretella.

La posizione espressa dal Comune di Cernusco Lombardone rispetto all’accordo è stata la seguente:
  1. l’accordo deve trovare integrale attuazione;
  2. la bretella deve essere realizzata prima delle rotonde per le seguenti ragioni: perché, riduce il volume del traffico sull’incrocio di circa in 13.000 veicoli al giorno (da qualcuno valutato in misura superiore) e, di riflesso, migliora la fluidità del traffico sull’incrocio che ne risulterebbe alleggerito con l’ulteriore beneficio di una riduzione del carico inquinante da rumore e da gas di scarico. Inoltre i cittadini sarebbero in grado di percepire in modo evidente il beneficio dell’intervento.
Rotonde o intervento sui semafori? Lo scopo delle rotonde sarebbe quello di aumentare la fluidità del traffico. L’amministrazione di Cernusco aveva ritenuto di proporre alla Provincia di valutare la possibilità di raggiungere il medesimo obiettivo ricorrendo ai semafori così detti intelligenti grazie ai quali la durata del verde si autoregolerebbe in funzione delle code che si determinano nelle diverse direttrici. Questo intervento avrebbe consentito di conoscere a priori il beneficio ottenibile in termini quantitativi sul piano della fluidità e di mantenere, per gli attraversamenti ciclopedonali, lo stesso livello di sicurezza oggi assicurato dall’impianto semaforico esistente; ulteriore l vantaggio sarebbe stato quello di costare molto meno. Però, se la Provincia ritiene le nostre considerazioni inconsistenti e vuole realizzare le rotonde nel pieno rispetto di quanto previsto dall’accordo di programma, lo faccia pure a condizione che sia illustrato il beneficio ottenibile in termini quantitativi e che vengano garantiti gli attraversamenti ciclopedonali in condizioni di sicurezza non inferiori a quelle oggi esistenti. Questo è quanto è stato in più occasioni richiesto.
Il sindaco di Merate, in data 14 luglio 2010, ha scritto al presidente della Provincia di Lecco una lettera in cui fa la seguente affermazione: "L’accordo prevede che per prima si deve realizzare la desemaforizzazione e, se questa sarà insufficiente al contenimento del traffico, allora si realizzerà anche la bretella”. Si tratta di un’affermazione priva di qualsiasi fondamento: l’accordo non contiene una tale clausola che, se ci fosse, significherebbe che la bretella potrebbe anche non essere realizzata.
Questo contrasta non solo con quanto previsto dall’accordo ma non tiene conto:
Ulteriori considerazioni:
  1. E’ di tutta evidenza che qualsiasi intervento sull’incrocio (desemaforizzazione o intervento sui semafori) non potrebbe portare ad alcun beneficio se non si risolve prima il problema delle code che si formano a sud della rotonda di viale Verdi a Merate e del collo di bottiglia determinato sull’incrocio di Cernusco dalla confluenza di due corsie in una. Nelle ore di punta a sud della rotonda di viale Verdi si formano code anche di 600 metri che impediscono o rendono difficoltoso l’immissione sull’incrocio dei veicoli provenienti da Montevecchia verso nord e di quelli provenienti dalla via Verdi di Cernusco e da via Lecco sempre verso nordo. Che senso avrebbe un intervento sull’incrocio di Cernusco, ( non importa se rotonde o semafori intelligenti) se subito dopo l’incrocio si determina un blocco totale del traffico?
  2. L’ingegner Valsecchi, funzionario dell'Amministrazione provinciale, non ha perso occasione per ribadire una sua vecchia convinzione. Secondo lui problema dell’incrocio Cernusco potrebbe risolverselo da solo. Basterebbe far partire la bretella dalla zona del ristorante "La Cava". A parte la verificata mancanza di spazi l’Ingegnere sembra non comprendere che se questa fosse stata una possibilità reale non si sarebbe reso necessario un accordo di programma ne perdere tanto tempo per raggiungerlo e Cernusco il problema se lo sarebbe risolto da solo da un pezzo. Ma a parte questo, obiettivo dell’accordo di programma è stato anche quello di deviare un consistente volume di traffico su un’arteria stradale in variante che costituisce il presupposto di una riqualificazione sostanziale dell’intera S.P. 54 in direzione Robbiate. Questo anche per alleggerire il peso su Cernusco con beneficio per i cittadini sul piano della sicurezza nonché della salute venendosi a ridurre il carico inquinante da rumore e la concentrazione dell’inquinamento da gas di scarico che verrebbe ad essere distribuito su una superficie maggiore.
In conclusione si è rimasti d’accordo che l’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici Stefano Simonetti, alla luce di quanto emerso nella riunione, provvederà a far conoscere le proprie conclusioni. Non ci resta quindi che rimanere in fiduciosa attesa.
Per quanto concerne i cittadini di Cernusco, qualora fosse fatta richiesta di un’assemblea per l’illustrazione di aspetti che dovessero apparire non chiari, data l’importanza dell’argomento dichiaro fin da ora la mia totale disponibilità.

Dr. Sergio Bagnato
Sindaco di Cernusco Lombardone

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