giovedì 14 ottobre 2010

"Opzione zero": basta volerlo ancora...

Il Consiglio comunale di Solza, piccolo paese dell’Isola Bergamasca non molto lontano da noi, quest’estate ha approvato il Piano di governo del territorio, uno dei pochi in Italia che può essere definito ad “opzione zero”. In pratica non è previsto alcun consumo di nuovo territorio. Una scelta difficile ed impegnativa certo per un’Amministrazione comunale in un periodo che vede gli enti locali continuamente penalizzati dai tagli ai trasferimenti disposti da Regione e Governo, dall’aumentare delle incombenze e dai servizi richiesti dai cittadini e dal Patto di stabilità. Ma anche una scelta virtuosa che reca beneficio al territorio e nello stesso tempo richiede di mettere in moto sobrietà e austerità, così come di sviluppare ingegno e creatività nella ricerca di fonti di finanziamento. Tutto questo grazie a una rigorosa politica di emancipazione del bilancio dagli oneri di urbanizzazione perseguita in questi ultimi anni, oneri utilizzati in genere dai Comuni per coprire parte delle spese correnti, ossia l’edilizia che finanzia le spese ordinarie del comune, un’entrata aleatoria contro spese strutturali. La decisione intrapresa può portare a rinunce e tagli al bilancio con possibili ripercussioni sul consenso, ma che dimostra che l’”opzione zero” tanto decantata da Andrea Robbiani quando stava in Opposizione è possibile. Bsta crederci e volerlo. Evidentemente il Signor Sindaco, adesso che è nella stanza dei bottoni, non ci crede e non lo vuole più e pensa di compensare il verde dell’ambiente che consentirà di deturpare con quello delle strisce pedonali

R.I.

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