L’Assessore provinciale ai Trasporti e Mobilità Franco De Poi, che evidentemente ha ricevuto l'ordine o si è sentito in dovere di difendere l'operato della Giunta regionale "amica" pidiel-leghista, ha diramato una nota stampa (clicca sui testi evidenziati per accedere ai rimandi) in cui smentisce le ipotesi di aumenti delle tariffe ferroviarie e di tagli al servizi di trasporto pubblico locale. Questa parrebbe almeno la sua intenzione, perché in realtà conferma tutti i timori, semplicemente ridimensionandoli. Infatti dice: “In questi giorni leggo sulla stampa diversi articoli con previsioni pessimistiche sui cambiamenti dei servizi di trasporto pubblico e con allarmismi da parte dei comitati pendolari. Posso assicurare che la Provincia di Lecco sta lavorando da mesi, insieme all’Assessore regionale Raffaele Cattaneo e agli Assessori delle altre Province lombarde, per limitare il più possibile i tagli e gli aumenti e conseguentemente i disagi per i pendolari. Per quanto riguarda l’offerta del servizio è preventivata una riduzione variabile dal 5% al 15 % e in quest’ottica stiamo lavorando per una riorganizzazione dei servizi a livello regionale e locale. A questo proposito, giovedì 28 ottobre discuteremo in Commissione Consiliare un’ipotesi di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale su bus. Per quanto riguarda le tariffe, come ci ha comunicato Regione Lombardia, le previsioni degli aumenti non corrispondono a quelle che ho letto nei giorni scorsi, ma si avvicineranno più al 15% che al 35%. Infine, auspichiamo che il prossimo Decreto cosiddetto Mille Proroghe preveda delle risorse aggiuntive da destinare al servizio di trasporto pubblico”. In sintesi: i tagli ci saranno e i rincari anche.
La Redazione
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