mercoledì 1 dicembre 2010

Raccolta firme a Cadorna contro i tagli al trasporto pubblico e gli aumenti dei biglietti

Gli effetti della manovra economica, consistente nella riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali, arriveranno presto a farsi sentire nelle tasche dei pendolari italiani. Le ipotesi allo studio da parte delle Regioni, per far fronte ai tagli alle risorse, prevedono pesantissimi aumenti tariffari, dal 25% al 30%, e tagli ai servizi già da gennaio 2011, anche di una corsa su cinque. Aumenti e tagli non risparmieranno alcuna categoria e alcuna tipologia di trasporto pubblico: mezzi urbani ed extraurbani, treni, tram, metropolitana, navi e battelli. Aver tagliato i fondi è un’azione comoda per le casse dello Stato ma che agisce a svantaggio degli utenti – dichiara Davide Zanon, Coordinatore regionale dell’associazione Codici – Soprattutto per quanto riguarda i treni, considerati un servizio insufficiente e caro. Le loro condizioni sono insostenibili”. Codici ha appurato che al primo posto tra i disagi ci sono i ritardi, ormai diventati una consuetudine quotidiana che provoca serie difficoltà ai lavoratori che ogni giorno raggiungono la città. A seguire il sovraffollamento delle carrozze, un problema presente da sempre e che non si è mai tentato di risolvere con l’aggiunta di carrozze. E ancora la sporcizia, i guasti frequenti e un costo del biglietto che non ha motivo di essere così alto, vista la condizione in cui versa il trasporto ferroviario. “I disagi e i disservizi del trasporto ferroviario non danno segni di miglioramento – continua Zanon – non è pensabile un aumento dei prezzi, neanche minimo e nemmeno su singoli trasporti. Capiamo i tagli che la Regione deve affrontare, ma non accettiamo che a subirne le conseguenze siano ancora una volta i consumatori. Prima devono essere risolte le non poche criticità del trasporto pubblico, eliminate le inefficienze e gli sprechi e a quel punto, forse, le attuali tariffe potranno essere considerate “giuste”, a fronte di un servizio sufficiente. Parlare di aumento è inaccettabile”.
  • vengano innanzitutto ricercate e perseguite tutte le forme di risparmio, intervenendo in particolare sui fattori che limitano la produttività e l’efficacia del servizio reso, quale bassa velocità commerciale;
  • venga salvaguardato il livello di finanziamento per il trasporto pubblico locale, che sia adeguato non solo al mantenimento dei livelli di servizio, ma anche all’incremento in funzione delle necessità degli utenti e del territorio, anche attraverso la ricerca di nuove risorse e con la finalità di riequilibrare il rapporto tra trasporto privato e trasporto pubblico
  • ad un eventuale adeguamento tariffario corrisponda un immediato, adeguato, proporzionale e concretamente misurabile miglioramento della qualità del servizio offerto.
Codici e Patto dei Pendolari saranno presenti venerdì 3 dicembre alla Stazione di Cadorna, dalle 8.00 alle 9.00 per comunicare la propria posizione e continuare la raccolta firme, prima che sia troppo tardi. Per informazioni contattare patto@ilpendolare.com oppure sportello.lombardia@codici.org. È possibile anche firmare on-line.


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