sabato 13 novembre 2010

La proposta: un'accisa regionale sui carburanti per salvare il trasporto pubblico

Relativamente alla nota questione dei tagli alle risorse per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) (clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere agli interventi precedenti e ai rimandi) apprendo da agenzie di stampa e da fonti ufficiali, quali www.regioni.it, che la Regione Lombardia contesta le stime del sottoscritto in merito al possibile gettito di una accisa regionale sui carburanti. Regione Lombardia afferma che “i fondi reperibili con una accisa di 2,58 centesimi sulla benzina e sul gasolio ammontano a 60 milioni di euro l'anno”, e che quindi il mio conteggio sarebbe “errato”. Preciso che la possibilità di introdurre una accisa sulla benzina autonomamente dalle regioni ordinarie è concessa da un decreto federalista ante litteram, il dlgs 398/1990 e dalla L. n. 662/1996. Tale norma è applicata oggi solamente in tre regioni: Campania, Molise e Liguria. Ma vediamo i numeri. Nel 2009 in Lombardia (fonte Bollettino Petrolifero del Ministero dello Sviluppo Economico) sono stati vendute 1.792 migliaia di tonnellate di benzina, che convertiti in litri (750 grammi a litro) fanno 2.389 milioni di litri. Considerando solo la benzina, il gettito sarebbe quindi dioltre 61 milioni di euro all’anno. Questo è quanto consentito dalla legge oggi e non mi sembra da buttare via.
Ho affermato in V Commissione consiliare che, mediante un accordo col Governo con il quale la Lombardia e le altre Regioni stanno “lavorando per trovare risorse”, si potrebbe, ad esempio inserendola nel decreto “milleproroghe”, predisporre una modifica al dlgs 398 estendo l’accisa anche al gasolio, tenendo conto, tra l’altro, dell’evoluzione del parco automobilistico. In Lombardia, nel 2009 sono state infatti vendute 4.140 migliaia di tonnellate di gasolio, ovvero (0,835 grammi a litro) 4.958 miliardi litri. Il gasolio da solo potrebbe dunque dare un gettito di 128 milioni di euro. In totale, dunque benzina e gasolio potrebbero dare, solo in Lombardia, un gettito complessivo di ben 61 + 128 = 189 milioni di euro, cifra dunque assai vicina al “buco” di 200 milioni per il TPL della Regione. Risulta dunque più che evidente che, con una imposta minima del 2% sul prezzo del carburante e un piccolo sacrificio da parte di tutti si eviterebbe il collasso finanziario del trasporto pubblico, i problemi dei tagli ai servizi, dell’occupazione, nonché il salto nel buio non solo di una manovra tariffaria che farebbe perdere non solo il 7,5% di utenza, ma anche dell’incognita della contrattazione con le Imprese di TPL che hanno in mano dei legalissimi contratti, il che sottrarrebbe ulteriori preziose risorse costate “lacrime e sangue” ai pendolari.
Mi sia infine consentita una nota a margine. Sembra che l’avversione alle accise dell’assessore Raffaele Cattaneo sia dovuta, oltre che a imperscrutabili motivi “ideologici”, anche ad un non meglio precisato vincolo della legge di stabilità. Ricordo solo che, nel Patto TPL, sta scritto che “Poiché i finanziamenti (per il TPL) sono al momento soggetti al vincolo ed agli equilibri previsti dal Patto di stabilità della Finanziaria Statale, Regione ed Enti Locali, qualora tali vincoli dovessero limitarne la capacità di contribuzione, chiederanno al Governo la possibilità di derogare a tali vincoli”. La citazione si riferisce ai nuovi servizi, ma ritengo si possa convenire che ciò valga, a maggior ragione, per mantenere i servizi esistenti.
Se la Regione Lombardia o le altre Regioni hanno altri assi nella manica che evitano inutili salassi ai pendolari e agli utenti è bene che li comunichino al più presto. Altrimenti, questa delle accise mi sembra una proposta equa, concreta e fattibile in brevissimo tempo. Ciò non esime in ogni caso dal compito di affrontare urgentemente e prioritariamente tutti i gravi problemi di arretratezza normativa, governance, spreco e bassa produttività dei nostri trasporti pubblici e avviare una seria politica della mobilità. Tutti, pendolari, utenti e cittadini possono e devono contribuire a salvare il trasporto pubblico firmando la petizione su http://patto.ilpendolare.com. Si tratta di un problema che riguarda tutti e tutta Italia, e tutto il trasporto pubblico: treni, bus urbani, bus extraurbani, tram e metro. Nessuno escluso.

Giorgio Dahò
Rappresentante dei Comitati pendolari
al tavolo TPL Regione Lombardia

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