domenica 18 luglio 2010

Incrocio di Cernusco e bretella: le inesattezze di Andrea Robbiani

Lettera aperta del Sindaco di Cernusco Lombardone a quello di Merate sulla sistemazione dell'incrocio tra la ex Statale 36 e la Provinciale 54: "Cernusco provvederà ad installare dei cartelli che indicheranno Brugarolo quale percorso preferenziale per chi è diretto verso Bergamo".

Caro Andrea (Robbiani ndr),
ho letto sul Giornale di Merate un articolo con le tue dichiarazioni relative all'incrocio di Cernusco. Non sono in grado di sapere se le dichiarazioni corrispondano effettivamente al tuo pensiero o se siano conseguenza di qualche fraintendimento occorso tra te e l'estensore dell'articolo. Quello che è certo è che ne è uscito un articolo inesatto, tecnicamente scorretto e politicamente inopportuno; quindi, indipendentemente dalla persona cui deve essere attribuita la responsabilità del testo, mi vedo costretto a fornire alcune precisazioni.
Il progetto semafori intelligenti non verrà cofinanziato da Cernusco ma verrà finanziato solo dalla Provincia come sarebbe avvenuto per le rotonde se fosse stato possibile realizzarle.
L'installazione dei semafori intelligenti - non di due ma di un sistema alquanto complesso - è un intervento che consente di stabilire, a seguito di uno studio sui flussi di traffico, quale è il risultato ottenibile in termini di miglioramento della fluidità dello stesso e consente, altresì, di non sostenere alcun costo se i risultati non dovessero corrispondere a quelli per i quali esisterà un impegno contrattuale.
Come in più occasioni detto i semafori intelligenti, da soli, porteranno a un miglioramento della fluidità del traffico ma non risolveranno il problema dell'incrocio. Per il miglioramento sostanziale sarebbe necessaria la bretellina come sostenuto da tutti i sindaci del meratese e dall'intero consiglio comunale di Cernusco (maggioranza e minoranza insieme quindi ogni speculazione di carattere elettoralistico a pochi mesi dalle elezioni è puramente fantasiosa). Tutti hanno, peraltro, manifestato la convinzione che la bretellina dovrebbe esser realizzata prima e non dopo l'intervento sull'incrocio. Tu sai bene che l'unico sindaco che sostiene la non necessità della bretellina sei tu perché sei convinto, non è chiaro sulla base di quali dati, che esista già (Esselunga, via Cavalieri di Vittorio Veneto, rotonda carabinieri) e che la realizzazione di una bretellina aggiuntiva avrebbe come effetto quello di attrarre più traffico. Si tratta, anche in questo caso, di affermazione non suffragata da alcun dato e molto discutibile se si considera che il traffico che insiste sull'incrocio del territorio è prevalentemente locale.
Nessuno è autorizzato in questo momento a parlare di costi dell'intervento sui semafori. Questo può esser determinato solo dopo che si disponga di un progetto per pervenire al quale è necessario conoscere le conclusioni di uno studio sui flussi di traffico che costituisce un'esigenza irrinunciabile e preliminare nonché una garanzia di serietà nell'affrontare il problema. Nessuno ha mai parlato di 200.000 € e questo non avrebbe potuto avvenire anche perché esiste la convinzione che il costo sarà notevolmente inferiore.
Il grido d'allarme dei sindaci nasce dal timore che senza la bretellina non si risolva il problema dei problemi del territorio e dal timore che i soldi risparmiati possano essere impiegati per interventi meno urgenti e meno risolutivi di quello sull'incrocio.
I sei mesi di prova cui è fatto riferimento hanno il significato ben spiegato dal sindaco Strina e cioè "se l'intervento sui semafori, dopo una verifica di sei mesi, si dimostrerà non in grado di risolvere il problema dello smaltimento delle code allora si riproporrà il problema della bretellina". Al sindaco Strina ho detto che per questo non c'è bisogno di sei mesi perché è certo che il problema delle code con i semafori intelligenti non sarà eliminato ma sarà soltanto ridotto. Il vantaggio sarà che, a differenza dei così detti progetti rotonde elaborati dalla Provincia, sarà possibile:
  1. sapere a priori di quanto le code saranno ridotte;
  2. subordinare il pagamento dell'intervento alla verifica della corrispondenza dei risultati a quelli per i quali ci si è contrattualmente impegnati.
Ulteriore precisazione: si dice nell'articolo "l'Amministrazione Comunale di Cernusco a un certo punto ha deciso di non voler più le rotonde e ha scelto i semafori intelligenti...". E' decisamente stucchevole sentir ripetere questi discorsi fuorvianti triti e ritriti; l'Amministrazione di Cernusco ha dovuto necessariamente prendere atto dell'esattezza del parere espresso a suo tempo dal Prof. Rinelli del Politecnico di Milano esperto in progettazioni viabilistiche. Questi, inizialmente, ha ritenuto che le rotonde potessero costituire la soluzione del problema di Cernusco poi, essendosi reso conto che mancavano gli spazi necessari, ha ripiegato sull'attuale sistemazione semaforica da lui stesso con successo progettata. I planimetrici elaborati dalla Provincia sono apparsi fortemente condizionati dal problema spazi, in alcuni casi si sarebbe dovuto procedere alla eliminazione di qualche edificio, di piste ciclopedonali e dei parcheggi di servizio di alcuni esercizi commerciali. Si è visto inoltre che il problema degli attraversamenti ciclopedonali non avrebbe potuto esser risolto con dei sottopassaggi per ragioni di costo, di funzionalità e di impatto ambientale. Né può essere ignorata l'ulteriore circostanza che studi commissionati dalla Provincia (Polinomia) e dal Comune di Cernusco Lombardone (Iter) hanno giudicato le rotonde assolutamente non in grado di funzionare in assenza della bretella.
Cosa occorreva di più per concludere, una volta per tutte, che l'alternativa rotonde in realtà non è mai esistita e che, se si fosse preso atto dell'autorevole parere espresso dal Prof. Rinelli, di cui ho avuto conoscenza solo di recente, si sarebbe risparmiato tempo e denaro? Chi avrebbe dovuto far presente che l'accordo di programma così come è stato concepito era sbagliato nella parte in cui prevedeva le rotonde? Io che non sono un tecnico o i tecnici?
In conclusione l'unica vera alternativa che si pone è quella di lasciare l'incrocio come è senza modificare l'impianto esistente ovvero quella di installare i semafori intelligenti. Questa amministrazione ha ritenuto che, se un intervento migliorativo significativo è reso impossibile da ostacoli e da volontà esterne, un miglioramento, quantunque non corrispondente alle effettive esigenze, sia meglio di niente e per questo ha insistito per il ricorso a questa tecnica innovativa.
Tornando alla tua affermazione secondo la quale la bretella esiste già, perché se ne possano valutare gli effetti è necessario che gli automobilisti ne abbiano conoscenza. Quindi ti informo che Cernusco provvederà ad installare dei cartelli presso la rotatoria della Esselunga che indicheranno la via Cavalieri di Vittorio Veneto quale percorso preferenziale per chi, provenendo da Milano è diretto verso Bergamo. Ti propongo quindi di fare altrettanto e di installare una segnaletica che indirizzi verso il medesimo percorso chi proviene da Bergamo ed è diretto verso Milano. Se il risultato si rivelerà equivalente a quello che si sarebbe ottenuto con la nuova bretella l'esigenza di questa cadrà automaticamente, si riconoscerà la correttezza della tua tesi e tutti ci dichiareremo soddisfatti per il cospicuo risparmio di risorse ottenuto.
Sempre con riferimento all'articolo in questione tu poni delle condizioni per dire sì alla bretella e cioè che la stessa sia dotata di piste ciclabili (queste sono previste nel progetto preliminare), che ci siano delle mitigazioni ambientali (condizione posta anche da Cernusco che ospiterà un notevole tratto della bretellina), che non si costruisca attorno alla bretellina (il nostro PGT in fase di adozione già lo esclude e vedremo cosa prevederà quello di Merate) e che si riqualifichi via Bergamo (cosa da noi già richiesta alla Provincia con l'utilizzo dei i fondi risparmiati a seguito della non realizzazione delle rotonde).

Sergio Bagnato
Sindaco di Cernusco Lombardone

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