domenica 9 maggio 2010

Festa della mamma: atti concreti per ridare dignità e rispetto a questo grande ruolo

Questa festa deve indurre tutti, in primis le istituzioni a riflettere seriamente sulle politiche che si mettono in atto, sulla carenza e sul costo dei servizi, sulla difficoltà vera delle donne di rimanere nel mercato del lavoro, sulla solitudine troppo spesso presente tra le giovani mamme.

A leggere i numeri sulla povertà nel nostro paese, si scopre che l'impoverimento è più frequente fra le donne, tanto più se madri con almeno 1 figlio piccolo: il 15,4% delle coppie con 1 bambino sotto i 18 anni, vive in povertà. Questo è emerso da Ricerche Anci per Save the Children sulle condizioni di povertà tra le madri in Italia, diffusi oggi alla vigilia della Festa della Mamma (il 9 maggio). Un milione di donne con figli sotto i 18 anni vive in povertà nel nostro paese. Il che significa, tra l'altro, che una mamma su dieci non riesce a pagare le spese scolastiche dei figli, e il 16% paga in ritardo le bollette.
Nella speciale "classifica" sul benessere materno infantile nel mondo, l'Italia si colloca al 17esimo posto. Ciò significa, per esempio, che il 16,3% delle mamme in coppia con figlio piccolo paga in ritardo almeno una delle bollette di casa, mentre il 10,3% non riesce a sostenere regolarmente le spese scolastiche dei figli. E’ drammatico pensare che la maternità significa anche inferiori tassi di occupazione femminile, con una differenza nel tasso di disoccupazione che sfiora i 22 punti percentuali in più rispetto a donne senza figli.
Ecco perché questa festa deve indurre tutti, in primis le istituzioni a riflettere seriamente sulle politiche che si mettono in atto, sulla carenza e sul costo dei servizi, sulla difficoltà vera delle donne di rimanere nel mercato del lavoro, sulla solitudine troppo spesso presente tra le giovani mamme. U n figlio deve essere una risorsa vera della società e non un impoverimento ulteriore per la mamma e di conseguenza la famiglia. La crisi in atto ci deve indurre a riflettere a fondo e far cogliere l’opportunità di questa Festa, divenuta molto spesso un appuntamento abbinato a regali, a fiori, a dolci, sicuramente occasione per il riconoscimento pubblico e privato di un ruolo importante, ma di fronte a questi drammatici dati bisogna fare meno di annunci e proclami e mettere invece in atto un riconoscimento vero del valore e del ruolo delle mamme.
E’ quanto ho sostenuto anche ieri durante il dibattito in Commissione sulla risoluzione a mia prima firma alla presenza del Sottosegretario Carlo Giovanardi. L'Esecutivo ha la tendenza a scaricare sugli enti locali la creazione e la gestione dei servizi, sapendo quali sono oggi le difficoltà in cui si trovano. Occorre capire una volta per tutte che un complessivo innalzamento del tasso di occupazione femminile gioverebbe all'intero Paese, anche in termini di maggiore produzione di ricchezza.

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