martedì 29 marzo 2011

Il Lago di Sartirana ed il Consilium interruptus

I pareri e i suggerimenti degli esperti sono stati ingnorati e non è stato investito della questione nessuno Comitato Tecnico-scientifico nonostante i sei mesi di tempo a disposizione


La discussione nel corso del Consiglio Comunale del 21 marzo sull’interrogazione presentata dal nostro Gruppo di "Insieme per Merate" circa i lavori effettuati al Lago di Sartirana a partire da gennaio 2011 è stata interrota a causa di un irrituale stop alla mia replica di Capogruppo motivata da ragioni di tempo (aver superato 5 minuti!!!). Occorre quindi rendere noto quanto non è stato possibile dire in sede di Consiglio Comunale.
L’argomentazione portata dal Vicesindaco incaricato di rispondere all’interrogazione in qualità di Assessore all'Ambiente, che i lavori siano stati approvati dal Consiglio di Gestione del Lago, non è neppure verosimile, perché la relazione tecnica redatta dagli Uffici Comunali è stata prodotta il 27 luglio, ben successiva all’incontro in cui ne venne data una anticipazione generica (“verranno fatti dei canali”). Solo dalla suddetta relazione si può sapere sapere che si intende estirpare 5.000 metri quadrati di canneto per una profondità di 2 metri. Quindi 10.000 metri cubi di materiale sono stati asportati dal fondo del Lago. Il volume del lago è pari a 196.000 metri cubi. Quindi si agisce sul 5% dell’ecosistema. Non è trascurabile movimentare tale quantitativo di sedimenti che contengono fosforo e che vengono messi sulle sponde. Quando piove (ed è piovuto parecchio), i composti portati in superficie rientrano nell'acqua, vanificando l’intervento. Nella replica di Massimiliano Vivenzio non si è avuta risposta a questo aspetto. O meglio, si sostiene (che è la sua giustificazione dei lavori fatti) che questo tipo di intervento è previsto dal Piano di Gestione della Riserva, un documento datato 1990. Nessun Comitato Tecnico-scientifico è stato investito 20 anni dopo, per offrire parere su un intervento di questo tipp , ma soprattutto di queste dimensioni, mai fatto finora, nonostante i sei mesi di tempo per farlo. Questo è il punto che sollevavamo.
Tra l’altro, un precedente membro di questo organismo (scaduto, ritenuto irrilevante, non rinnovato, non si capisce) si è recentemente dichiarato contrario ai lavori eseguiti. Il resto è pura burocrazia. Poiché “sono sottoposti a valutazione di incidenza tutti i progetti non direttamente connessi alla gestione dei Siti” e questa competenza spetta alla Provincia, la relazione descrittiva dei lavori viene mandata in Provincia a settembre. Attenzione in essa da Merate si scrive “che non è stata prevista valutazione di incidenza, salvo vostro diverso intendimento”. La valutazione di incidenza espressa dalla Provincia in data ottobre 2010, pur indicando che “lo studio di incidenza deve essere connotato da un elevato livello qualitativo dal punto di vista scientifico” (e chi lo dà se non un comitato tecnico scientifico?) non entra mai nel merito degli aspetti ambientali che l’intervento di sradicamento del canneto mettavano in atto. Salomonicamente l'Amministrazione Provinciale afferma che “il documento proposto dal Comune di Merate in effetti non è formulato come studio di incidenza, ma ne presenta a tutti gli effetti le caratteristiche salienti”. Ma se lo stesso stesso documento di Merate ammette di non avere ambizioni di avere un contenuto tecnico scientifico!!!
Quindi formalmente Merate ha l’ok dell’ente superiore, la Provincia, senza che nessuno si esprima sui contenuti veri dell’intervento, quelli che hanno conseguenze sull’ambiente. Eppure la segnalazione che fosse necessaria una maggiore attenzione ad alcuni aspetti citati nella nostra interrogazione, l’Assessore all'Ambiente li aveva ricevuti dai docenti del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e Territorio dell'Università Bicocca di Milano che si erano anche dichiarati disponibili ad entrare nel Comitato Tecnico. Pareri e suggerimenti che sono stati trascurati con frasi liquidatorie del tipo “ognuno dice la sua” che dette da Consiglieri o Assessori con alto tasso di laurea e specializzazione, ci impensierisce.

Cesare Perego
Capogruppo consiliare
di "Insieme per Merate"

4 commenti:

  1. Fuori leoni, dentro cogl... Il piano del Sic intanto lo avete approvato, buffoni

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  2. Sig. Anonimo... sul piano i nostro consiglieri si sono astenuti. Siamo d'accordo che sarebbe stato meglio votare contro... ma il piano sarebbe stato approvato lo stesso.

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  3. Non importa quello che fanno gli altri. Allora non andate nemmeno in Consiglio Comunale tanto non avete i numeri!!!

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  4. L'unico che ha detto qualcosa di chiaro e ha preso una posizione decisa è stato Adobati. Che è in maggioranza. La minoranza che ci sta a fare se non si esprime e si lava le mani come Ponzio Pilato... Non parliamo poi di Castelli, inconsistente e inesistente

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