Rispondiamo al “cittadino scontento” (clicca sul testo evidenziato per leggere la mail pubblicata da Merateonline.it) circa le lamentele e le critiche mosse sulla realizzazione della nuova scuola primaria o elementare che di dir voglia, approfittando anche per rinfrescare un poco la memoria.
La volontà di sostituire in qualche modo il plesso di via Fratelli Cernuschi, non più adatto per spazio ed altri fattori alle esigenze didattiche, accomunava le intenzioni di tutti i candidati alle amministrative del 2004. Ottenuta la vittoria la Giunta di Giovanni Battista Albani aveva inizialmente sondato varie possibilità per insediare la struttura, compresa quella dell’ex “Sacchi” di via Filippo Turati ma le trattative non sono andate in porto. Sfumate anche altre diverse proposte si è allora optato per i terreni a sud di via Alcide De Gasperi, quelli prospicienti le superiore per intenderci, anche perché sembrava avrebbero permesso una migliore organizzazione della circolazione con via Achille Grandi, via Oreste Bonfati e la rotatoria all'intersezione con via dei Lodovichi. Ma apriti cielo! Sono della Curia e sono stati scelti per ottenere i favori della Chiesa, è un piccolo paradisio, è un delitto ambientale… considerazioni sacrosante che sono state tenute in debita considerazione. Responsabilmente infatti ci si è affidati ad uno studio che indicasse la soluzione migliore dal punto di vista dell’illuminazione, dei costi, della stabilità dell’area… e alla fine è stato indicato come più adeguato tra i lotti disponibili quello a nord di via De Gasperi, quello di via Montello appunto. Nelle fasi successive sono stati coinvolte per la redazione del progetto sia le Minoranze sia la Scuola. Questo per mettere un poco di ordine sul passato.
Per quanto concerne i rilievi mossi siamo consapevoli che per i residenti della zona, quelli di via Edoardo Berla in primis, la palestra con le sue alte pareti rappresenta un peggioramento perché sottrae parecchia luminosità e blocca la vista. I progettisti hanno cercato alternative di vario genere per diminuirne l’impatto ma francamente sarebbero costate troppo rispetto ai benefici ottenuti e per troppo si intende veramente molto. Effettivamente e in tutta onestà anche noi non pensavamo che i muri sarebbero stati così “invasivi” perché un conto è vederli sulla carta e un conto in piedi una volta realizzati.
Problema della circolazione: la precedente Amministrazione, nella veste dell’ex Assessore alla Pubblica Istruzione Gabriella Mauri, dell’ex Assessore all’Urbanistica Ernesto Passoni e del Consigliere Andrea Consonni, aveva studiato delle soluzioni per contenere i disagi e ridurre al minimo il paventato assedio delle automobili dei genitori che accompagnano i figli in classe. Innanzitutto si voleva puntare molto sul piedibus e poi era prevista una riorganizzazione della viabilità con percorsi obbligati e sensi unici in modo anche da riordinare la circolazione in un comparto che comunque è già caotico: basta fare un giro in via Berla per vedere come e dove vengono posteggiale le macchine. Con il cambio della guardia in Comune abbiamo anche provato ad accennare le strategie ideate nelle sedi competenti ma nessuno ci ha ascoltato né ci è stato chiesto un parere, con l’aggravante che per di più è stato soppresso il servizio piedibus perché chi ora governa la città non è stato in grado di reperire volontari.
E’ da un anno che si conoscevano i rischi, se l’attuale Maggioranza non ha trovato rimedi non è certo colpa di “Insieme per Merate” o di chi è venuto prima. Adesso spetta a loro la responsabilità di risolvere le problematiche che si presentano, come del resto hanno fatto i loro predecessori. Se non si sentivano pronti potevano evitare di chiedere consenso agli elettori, ma evitino di banalizzare le esigenze della popolazione con frasi del tipo che si aspettano di vedere un Consigliere comunale di opposizione con pettorina e paletta ad aiutare gli agenti di Polizia locale. Anche perché quando c’è stato bisogno di dare una mano con il piedibus per garantire sicurezza agli scolari nessuno dei precedenti assessori si è mai tirato indietro. Ci piacerebbe vedere il Sindaco Andrea Robbiani e l’Assessore Emilio Zanmarchi fare lo stesso in attesa di trovare i volontari proprio come hanno fatto la Mauri, Passoni e il Consigliere Alberto Brivio che in caso di bisogno non si sono mai tirati indietro e hanno sempre indossato gilet catarifrangente e impugnato la paletta.
La volontà di sostituire in qualche modo il plesso di via Fratelli Cernuschi, non più adatto per spazio ed altri fattori alle esigenze didattiche, accomunava le intenzioni di tutti i candidati alle amministrative del 2004. Ottenuta la vittoria la Giunta di Giovanni Battista Albani aveva inizialmente sondato varie possibilità per insediare la struttura, compresa quella dell’ex “Sacchi” di via Filippo Turati ma le trattative non sono andate in porto. Sfumate anche altre diverse proposte si è allora optato per i terreni a sud di via Alcide De Gasperi, quelli prospicienti le superiore per intenderci, anche perché sembrava avrebbero permesso una migliore organizzazione della circolazione con via Achille Grandi, via Oreste Bonfati e la rotatoria all'intersezione con via dei Lodovichi. Ma apriti cielo! Sono della Curia e sono stati scelti per ottenere i favori della Chiesa, è un piccolo paradisio, è un delitto ambientale… considerazioni sacrosante che sono state tenute in debita considerazione. Responsabilmente infatti ci si è affidati ad uno studio che indicasse la soluzione migliore dal punto di vista dell’illuminazione, dei costi, della stabilità dell’area… e alla fine è stato indicato come più adeguato tra i lotti disponibili quello a nord di via De Gasperi, quello di via Montello appunto. Nelle fasi successive sono stati coinvolte per la redazione del progetto sia le Minoranze sia la Scuola. Questo per mettere un poco di ordine sul passato.
Per quanto concerne i rilievi mossi siamo consapevoli che per i residenti della zona, quelli di via Edoardo Berla in primis, la palestra con le sue alte pareti rappresenta un peggioramento perché sottrae parecchia luminosità e blocca la vista. I progettisti hanno cercato alternative di vario genere per diminuirne l’impatto ma francamente sarebbero costate troppo rispetto ai benefici ottenuti e per troppo si intende veramente molto. Effettivamente e in tutta onestà anche noi non pensavamo che i muri sarebbero stati così “invasivi” perché un conto è vederli sulla carta e un conto in piedi una volta realizzati.
Problema della circolazione: la precedente Amministrazione, nella veste dell’ex Assessore alla Pubblica Istruzione Gabriella Mauri, dell’ex Assessore all’Urbanistica Ernesto Passoni e del Consigliere Andrea Consonni, aveva studiato delle soluzioni per contenere i disagi e ridurre al minimo il paventato assedio delle automobili dei genitori che accompagnano i figli in classe. Innanzitutto si voleva puntare molto sul piedibus e poi era prevista una riorganizzazione della viabilità con percorsi obbligati e sensi unici in modo anche da riordinare la circolazione in un comparto che comunque è già caotico: basta fare un giro in via Berla per vedere come e dove vengono posteggiale le macchine. Con il cambio della guardia in Comune abbiamo anche provato ad accennare le strategie ideate nelle sedi competenti ma nessuno ci ha ascoltato né ci è stato chiesto un parere, con l’aggravante che per di più è stato soppresso il servizio piedibus perché chi ora governa la città non è stato in grado di reperire volontari.
E’ da un anno che si conoscevano i rischi, se l’attuale Maggioranza non ha trovato rimedi non è certo colpa di “Insieme per Merate” o di chi è venuto prima. Adesso spetta a loro la responsabilità di risolvere le problematiche che si presentano, come del resto hanno fatto i loro predecessori. Se non si sentivano pronti potevano evitare di chiedere consenso agli elettori, ma evitino di banalizzare le esigenze della popolazione con frasi del tipo che si aspettano di vedere un Consigliere comunale di opposizione con pettorina e paletta ad aiutare gli agenti di Polizia locale. Anche perché quando c’è stato bisogno di dare una mano con il piedibus per garantire sicurezza agli scolari nessuno dei precedenti assessori si è mai tirato indietro. Ci piacerebbe vedere il Sindaco Andrea Robbiani e l’Assessore Emilio Zanmarchi fare lo stesso in attesa di trovare i volontari proprio come hanno fatto la Mauri, Passoni e il Consigliere Alberto Brivio che in caso di bisogno non si sono mai tirati indietro e hanno sempre indossato gilet catarifrangente e impugnato la paletta.
Il gruppo di Insieme per Merate
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