L’Assessore ha annunciato che per quest’anno rinuncerà al suo progetto di benchmarking
L’Assessore Emilio Zanmarchi è uscito poco soddisfatto dalla riunione della Commissione Istruzione e Cultura che si è svolta lunedì 27 settembre. Per l’occasione è stata aperta la sala consigliare per accogliere i Dirigenti degli Istituti scolastici della città invitati ad illustrare i progetti da sviluppare nell’ambito del Piano al diritto allo studio. Alcuni componenti della Commissione si sono detti molto interessati dalle proposte presentate dalla rappresentante della Fondazione professionale Clerici: lodi e complimenti sono state così sperticati che il nostro Consigliere Gabriella Mauri e il Presidente della Commissione Francesco Sangiorgio sono intervenuti facendo osservazioni positive anche sul lavoro che il professor Angelo Colombo aveva presentato per tre quarti d’ora perché ormai la situazione stava diventando imbarazzante. Evidentemente il contrasto tra l'Assessore e il Preside del Comprensivo statale non è stato del tutto dimenticato. Comunque il momento più difficile è stato quando, a sala del quasi deserta, si è decisa la ripartizione dei fondi del Piano al diritto allo studio da destinare a ciascuna scuola. Un silenzio totale è seguito alla richiesta rivolta ai componenti la Commissione da parte di Zanmarchi di dare un giudizio sui singoli progetti presentati. Si sono poi considerati altri criteri che però apparivano di minore importanza tenuto conto della difficile situazione finanziaria in cui versa l’Istituto Comprensivo, che a differenza delle altre scuole è frequentato da quasi tutti studenti residenti a Merate e che può contare solo sui trasferimenti statali che arrivano con il contagocce e su quelli comunali. E’ vero che non spetterebbe al Comune provvedere ai soldi per il funzionamento scolastico, ma del resto i soldi per i progetti sarebbero inutili per una scuola costretta a chiudere. Zanmarchi ha comunque assicurato di avere le disponibilità di bilancio che gli permettono di far fronte alle richieste dell’Istituto anche se si è detto dispiaciuto perché non vorrebbe che “i soldi dei progetti andassero per la carta igienica”. Il Comprensivo di Merate avrà quindi 40mila euro, l’ Ibvm - Dame inglesi 5mila, e fra le altre scuole sarà diviso ciò che rimane dei 50mila euro stanziati. L’Assessore ha anche annunciato che per quest’anno rinuncerà al suo progetto di benchmarking. Forse gli è anche venuto in mente che eventuali variazioni del budget previste dal progetto (disincentivo) non sarebbero state accolte favorevolmente da quei genitori che avrebbero visto la scuola del figlio privata di una parte del contributo comunale solo perché magari i loro figli sono meno "bravi" e non hanno conseguito gli obiettivi proposti.
Luciana Vidili
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