venerdì 30 luglio 2010

Facciamo a meno delle tessere di partito

Riceviamo e pubblichiamo

La stagione dei veleni a Merate deve chiudersi. I litigi durano da troppo tempo. Occorre che per davvero Maggioranza e Opposizioni comincino a dialogare sul serio. Sul Pgt, sul Piano del diritto allo studio, sui Lavori pubblici. Chi non ci sta lascia il posto. Chi è un elemento di disturbo perché legato al passato se ne vada. Gli Andrea Robbiani, i Giovanni Battista Albani, gli Andrea Massironi, i Roberto Riva abbiano il coraggio di farsi da parte. Anche Aldo Castelli che ha impedito un accordo che sarebbe servito a tutti per il solo gusto di pavoneggiarsi allo specchio si ritiri. Il loro carattere, i loro trascorsi non giovano. E anche chi si lascia guidare dalle logiche e dalle tessere di partito faccia il favore di sgomberare il campo: i pidiellini convinti, i ciellini sfegatati, i democratrici ad oltranza… Andatevene. E’ da quindici anni che l’amministrazione è diventata una lotta. Neanche ai tempi della Dc e del Pci era così aspro e sopra le righe il confronto. A quei tempi c'era gente rispettabile, che sapeva dove stava il limite tra la lotta politica e la demonizzazione dell’avversario.
Sogno una lista civica ampia, proibita a chi è iscritto all’uno o all’altro movimento. Sogno persone per bene, oneste, umili, aperte. Sogno un Consiglio comunale dove lo spazio tra i banchi tra uno schieramento e l’altro non esista più. Ma quanto ancora dovremo aspettare? Quanto ancora la più forte delle Minoranze che per legge governa si arrogherà il diritto di decide per tutti senza tenere conto delle altre Minoranze più deboli che insieme però rappresentano più della Maggioranza relativa? Pensate che bello una città amministrata da Massimo Panzeri, Andrea Valli, Ernesto Sellitto, Barbara Sesana, Massimo Adobati, Lella Mauri, la Pinuccia Maternini, Achille Panzeri, magari Andrea Colombo di nuovo in campo più volti nuovi che abbiano voglia di imparare senza fretta. Il PdL è morto, la Lega ha fatto il suo tempo e crea solo contrasti, il Pd non è mai nato e allora che si faccia a meno dei simboli e non si ascoltino più i diktat dei papaveroni locali che condizionano tutto e tutti senza che nessuno li abbia nominati rappresentanti dei cittadini: Paolo Diana, Paolo Felice Colombo, Dario Perego, Antonio Rusconi, Roberto Castelli lasciateci stare, non abbiamo bisogno di voi. Ci avete rovinato. Facciamo per conto nostro che è meglio.

Bastian Contrario

3 commenti:

  1. Praticamente un gruppo della Lega Nord ma senza le camicie verdi che non piacciono neppure a loro (come il Sindaco Andrea Robbiani che non gode di molta stima a quanto sembra) più qualche persona delle Minoranze giusto per il contentino e per ottenere i voti sufficienti al Carroccio per vincere anche senza il PdL... Non si possono "gettare" e "liquidare" persone che hanno dato e stanno dando tanto a Merate, come Giovanni Battista Albani, Cesare Perego e Roberto Riva, che si impegnano solo per spirito di servizio e magari un minimo di soddisfazione personale, a costo di rimetterci tempo e soldi. Per quanto ci riguarda il futuro di Insieme per Merate qualcunque esso sia passa anche da loro che hanno ottenuto l'apprezzamento degli elettori. I cittadini li conoscomo e li hanno riconfermati. Non sono stati votati a "scatola chiusa" come tanti dell'attuale Maggioranza che nessuno sapeva chi fossero e che vogliamo rivederli la prossima volta a rimetterci la faccia per vedere come se la cavano...

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  2. Ma se Roberto Riva non è mai stato iscritto ad un partito!!! E' l'unico che si è sempre dato da fare veramente per Brugarolo!!! Prima di scrivere informarsi please

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  3. Giusto. Ci vuole più calma. E anche i giornali la devono smettere con i titoli da seconda guerra mondiale: "Polemica", "Scontro in aula", "Maggioranza e opposizione ai ferri corti...". I giornalai da una parola inventano un romanzo di sana pianta. Devono dire le cose come stanno non esagerarle sempre come Alfano che se non non si crede più a nulla.

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