Riportiamo la lettere che il nostro Capogruppo di “Insieme per Merate” Cesare Perego ha inviato in risposta alla nota del Capogruppo di Maggioranza Ernesto Sellito sul futuro della Pro Loco, in particolare sull'intenzione di non far più partecipare i Consiglieri Comunali al Direttivo dell'Associazione.
Gentili capigruppo Castelli e Sellito,
in risposta alla breve nota del 4 agosto scorso del capogruppo Pdl Sellito di “ragionare tutti assieme su come vogliamo intendere il futuro dell’associazione pro Loco”, vi invio questo testo.
Ho vinto la tentazione di rispondere d’istinto alla “provocazione” di valutare l’opportunità di mantenere nel Consiglio Direttivo della Pro Loco i membri di nomina consigliare, ritenendo di dover prima incontrare i membri del mio gruppo, in attesa anche di ricevere invito ad un aggiornamento da fare a settembre con voi. Ho finora avuto uno scambio con la collega Gabriella Mauri e questa sera incontreremo l’intero gruppo di “Insieme per Merate”.
A questo proposito, la notizia riportata dal Giornale di Merate, che con lettera inviata alla Pro Loco del 6 Settembre il Signor Sindaco ha indicato la sua volontà di procedere nella direzione di non nominare nel Consiglio Direttivo della Pro Loco i membri di nomina consigliare, vi chiedo come debba essere interpretata.
Forse che la discussione “l’è già bella terminata”.
Se è lo Statuto che prevede come è composto il Consiglio dell’Associazione, e lo Statuto è una decisione assunta dal Consiglio Direttivo della Pro Loco o dall'Assemblea dei Soci, spetta a questo Consiglio modificarlo. La discussione che un sindaco pro-tempore intende aprire per promuoverne una modifica, deve essere sottoposta all’attenzione dell’organismo incaricato e non essere trasmessa come decisione già presa.
Decisione che non può certo trascurare un passaggio che ne preveda la discussione con i consiglieri, anche di opposizione, ed una delibera di Consiglio.
Ma andiamo oltre, anche se le osservazioni che cercherò di fare sanno di tempo perso in quanto si scontrano contro l’evidenza che il Sindaco “considera chiacchiere” il dibattito amministrativo.
Per quanto mi riguarda, vi anticipo il mio pensiero.
La premessa di Ernesto Sellito è “se le leggi non impongono la presenza dei consiglieri comunali” noi vorremmo toglierli. Da dove sorga la necessità di fare un simile intervento non è stato ancora reso noto. I consiglieri comunali attuali hanno creato danni? Li si sostituisca, come avviene in ogni organismo che si intende sostenere, ma non si rinunci ad animare attraverso alcuni propri rappresentanti un organismo come la Pro Loco. Il progetto di una “nuova” Pro Loco diciamo parte attiva della vita di Merate, non vedo proprio come debba e soprattutto possa passare da questa decisione. Anzi questo passo danneggia un ente che ha dato chiari sintomi proprio di aver bisogno del miglior rapporto possibile con l’amministrazione comunale. Il pensiero di centro-destra , che si propone di svuotare gli ambiti di cui la politica si occupa, può avere una sua ragione dove “si trattano gli affari”, dove è necessario portare una fresca innovazione che solo la competizione tra molti può generare, non vale assolutamente per un organismo che deve stare in osmosi con le amministrazioni per stare in vita.
Considero questa “rinuncia” a voler partecipare alla vita della Pro Loco da parte dei consiglieri una fuga dalle responsabilità proprie di un amministratore. Che ruolo hanno i consiglieri comunali oggi? Scarsissimo, né propositivo né deliberativo. La presenza nella pro Loco è anche “palestra” di formazione per un’azione politica, con tutte le sue difficoltà errori , ma anche successi.
Non nascondiamoci che gli schematici schemini di efficientismo che sono stati proposti da diversi interventi degli assessori in questi due anni hanno prodotto notevoli danni, oltre che profonda disaffezione dei cittadini verso l’attenzione degli amministratori verso bisogni e richieste della città.
Tornate indietro.
Cesare Perego
Capogruppo Consiliare di "Insieme per Merate"
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