giovedì 22 settembre 2011

Il garibaldino in camicia verde padano

Obbedisco!!!
E’ il 29 novembre del 2004. I cattocomunismi della maggioranza di Insieme per Merate presenta una mozione sulla Legge Finanziaria del 2005. Il documento in buona sostanza punta il dito contro la diminuzione dei trasferimenti alle Autonomie Locali e l’obbligo di ridurre le spese per le Amministrazioni Municipali. Il Consigliere all’ora di Opposizione della Lega Nord Andrea Robbiani vota contro. Si giustifica addossando la colpa ai Sindacati, all'INPS, al Sud, al Centrosinistra che ha governato dal 1996 al 2011, ai Comuni spreconi, perfino a Bettino Craxi… E conclude: “Non è certo il Governo Berlusconi quello che potrà mettere a posto questa situazione...". Purtroppo aveva ragione, è stato profetico a gurdare quello che sta succedendo
Stesso arrampicarsi sui vetri tradendo la croce celtica pur di non andare contro il Berlusca e il Senatur il 12 dicembre 2005, quando in aula i soliti rossi eversivi portano una mozione questa volta stilata  dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. L’ANCI è di Centrosinistra, la mozione è politicizzata, gli anni ‘60, gli anni ‘70, il “fantasma” di onorevole Mauro Guerra e tante altre amenità di qualunquismo e demagogia allo stato puro che più si addicono a chiacchiere da bar che ad un Consiglio Comunale… E così vota di nuovo contro.
Giovedì 15 settembre 2011: giorni nostri, stesso Governo di Centrodestra ma Giunta Comunale diversa, non i mangiapreti di bolscevichi di prima, a capo del Palazzo c'è proprio Andrea Robbiani, un Borgomastro duro e puro della Lega Nord dalla prima ora sostenuto anche dal PdL. Anche l’ANCI è cambiate, non è più un covo di compagni, perché il Presidente è la camicia verde di Varese Attilio Fontana. Molti Primi Cittadini del territorio aderiscono proprio alla proposta dell’ANCI di “scioperare” e riconsegnare la fascia tricolore al Prefetto. Ma come al solito il nostro Andrea Ambrogio Robbiani non ci sta. Dichiara: “Il governo ha sempre proseguito sulla strada di approvare finanziarie nelle quali il contributo chiesto ai comuni in termini di sacrifici è sempre stato elevato. La manifestazione di oggi con la chiusura simbolica degli uffici e l'incontro con il Prefetto nulla toglie e nulla aggiunge a quanto prodotto senza successo nei mesi scorsi”. E qualche giorno dopo rincara la dose: la Lega Nord conta solo il 10%, Roma Capitale, il partito di lotta, Romano Prodi, Massimo Decio Meridio, i gladiatori... il classico scaricabarile.
E’ cambiato il ruolo, ma l’abitudine di dare sempre la colpa agli altri e mai a ai suoi superiori che dal 2001 ad oggi governano ininterrottamente, tranne una infelice pausa dal 28 aprile 2006 al 6 febbraio 2008 con il Romano Prodi II la vendetta, quella no non è cambiata. Lui obbedisce sempre. Come Giuseppe Garibaldi con Vittorio Emanuele II e pazienza se il paragone per un padano non è gradito…

Marco Airoldi

L'intervento di Andrea Robbiani del novembre 2004

Grazie. Io volevo parlare di questa cosa già anche l'altra volta quando è stata presentata l'altra mozione. Dal nostro punto di vista questo elemento è una mozione di carattere politico. Io vorrei solamente cercare di capire da parte di chi sta oggi in maggioranza nel nostro Comune, che in qualche modo rappresenta il Centrosinistra, vorrei cercare di far riflettere sul fatto che in questi anni, prima del Governo Berlusconi, che oggi sembra il diavolo che in qualche modo è il creatore di tutti i mali di questo Paese, in realtà io vorrei solamente ricordare che dal 96 al 2001 ha governato il Centrosinistra, hanno partorito ben quattro Governi, Prodi, più il Governo D'Alema, il Governo Amato, con delle finanziarie pessime, molto peggiori di quella che è stata fatta adesso, vorrei solamente ricordare tra le altre cose alcuni tagli alle Regioni fatte dal Governo D'Alema per 2.200 miliardi delle vecchie Lire, vorrei ricordare i tagli alla scuola, l'aumento della benzina, la famosa carbon tax, tutte manovre fatte per cercare di migliorare i conti pubblici, ma in realtà non hanno fatto altro che peggiorare il debito pubblico. Oggi troviamo una situazione in cui il debito pubblico è insostenibile, e non è che è insostenibile perché c'è il Governo Berlusconi, c'è perché esiste - come diceva giustamente prima il Consigliere Castelli - una situazione che si trascina dai famosi Governi Craxi dei primi anni 80. Adesso non vogliamo andare troppo indietro però il concetto di base che ci porterà a votare contro a questo documento è proprio il fatto che una mozione di questo tipo è puramente politica, quindi non c'è una strumentalizzazione chiara contro il Governo. Io vorrei capire perché all'interno di questo documento non viene scritto che viene mandata anche ai sindacati che in tutti questi anni, insieme alla Confindustria hanno utilizzato per esempio i fondi, l'INPS, come ammortizzatore sociale, pagando la cassa integrazione, e questo ha aumentato il debito pubblico. Cerchiamo allora di vedere tutto il complesso, questa finanziaria è veramente penalizzante per gli Enti Locali, lo sappiamo, lo abbiamo detto anche noi della Lega Nord, lo ha detto anche Daniele Molgora, lo hanno detto in tanti, il problema è che in qualche modo bisognava intervenire sulle spese degli Enti Locali tanto più che anche gli Enti Locali, Regioni, Province, Comuni in questi anni hanno speso a mani basse, soprattutto nel centro-sud, molti di loro governati dal Centrosinistra e quindi non solo dal Centrodestra, quindi se oggi ci troviamo in questa situazione è anche perché gli Enti Locali hanno speso e adesso che bisogna tirare i remi in barca chi ne fa le spese sono i Comuni del nord che sono sempre stati parsimoniosi, che hanno sempre speso in un certo modo. È chiaro, questo è il classico sistema statale che ci trasciniamo da anni, non voglio entrare nel discorso federalista perché sarebbe troppo lungo ma il concetto è questo. Questa manovra purtroppo è figlia di situazioni che non sono in qualche modo imputabili, se non in parte, comunque ad un Governo di Berlusconi, perché Berlusconi deve solamente fare contenimento di quello che è la spesa pubblica, la deve poter fare con questi strumenti. Si potrebbe fare il federalismo fiscale, non viene fatto perché c'è comunque un sistema trasversale che va dalla Destra alla Sinistra che non vuole che si faccia, perché andrebbe a favorire le regioni del centro-nord, a favore del centro-sud che è tipicamente bacino di voti di certi partiti politici, quindi oggi se volete portare avanti questo, io comunque voto contro, però se volete mandate questa mozione anche ai sindacati, mandatela agli amministratori di Centrosinistra delle regioni che hanno sperperato migliaia di miliardi di vecchie lire e che comunque hanno contribuito a questo debito pubblico che voi giustamente in questa mozione dite che esiste e non sono solo spese ministeriali, sono ben altre le spese che stanno influenzando questo Stato e che lo stanno mettendo in queste condizioni.
Non è certo il Governo Berlusconi quello che potrà mettere a posto questa situazione però se ci guardiamo indietro, chi ha governato prima di Lui ha fatto peggio di Lui e non era certo di Centrodestra. Grazie.

L'intervento di Andrea Robbiani del 12 dicembre 2005

Volevo spendere due parole su questa proposta dell’ANCI, perché credo che sia interessante e importante, a nome dell’unico partito politico presente in questo Consiglio e, soprattutto, perché facciamo parte della maggioranza governativa che ha portato avanti la legge finanziaria 2006, comunicare la nostra idea su questo punto. E’ evidente che questa mozione è di taglio profondamente politico, come la mozione votata l’altra volta; mi sembra che dica sostanzialmente: “Questo Governo ha sbagliato la finanziaria”, però non propone nient’ altro, se non di creare un tavolo attorno al quale discutere. E’ sostanzialmente una mozione di forte critica, non propositiva. Noi abbiamo sempre la memoria corta; per capire perché ci sono queste finanziarie e perché le ultime approvate tagliano evidentemente i fondi ai Comuni, bisogna partire da lontano, addirittura dagli anni ’60 – ’70, quando lo Stato Italiano diceva sostanzialmente ai Comuni: “Più spendete, più noi vi rimborsiamo, non preoccupatevi!”. Questo era il sistema, che permetteva ai Comuni di fare qualunque tipo di operazione. Questo sistema è andato avanti fino alla metà degli anni ’80; poi si è iniziato a capire che si apriva una voragine nei conti pubblici e da quel momento è cominciata un’opera di contrazione dei fondi destinati ai Comuni; è nata poi l’I.C.I. negli anni ’90 e quant’altro. Quindi, progressivamente, sono stati diminuiti i fondi che lo Stato trasferiva ai Comuni, obbligando i Comuni ad operare diversamente, per trovare dei fondi localmente. Quello che, però, stupisce è che l’ANCI - che fondamentalmente é, per ovvi motivi, un’emanazione del Centro-Sinistra, visto che la maggior parte dei Comuni italiani ha la maggioranza di centro-sinistra - non tiene conto che queste finanziarie vivono di riflesso due fattori fondamentali: le due finanziarie approvate dal Governo D’Alema nel 1999 e nel 2000 hanno operato i primi tagli ai Comuni di circa 23.000.000 – 24.000.000 milioni di Euro, ma non mi sembra che qualcuno della Sinistra e dell’ANCI si sia scandalizzato di questo; é stata poi accettata la manovra di Amato nel 2001, che, invece, sapendo che probabilmente avrebbe perso le elezioni, ha ulteriormente devastato il bilancio dello Stato fornendo un’addizionale di denaro in più agli Enti Locali senza darne la copertura. Questo discorso si è ribaltato sugli anni successivi al 2001, è evidente. Tenendo conto di questo, tenendo conto anche del patto di stabilità che ci tocca rispettare per quanto riguarda l’Europa, ci si trova nelle condizioni di dover sostenere delle finanziarie che vanno a pesare su tutti gli Enti Locali. L’ANCI, con questa mozione, dovrebbe perlomeno intervenire anche nei confronti di quei Comuni in certe zone d’Italia, soprattutto nel centro – sud, che continuano a spendere al di là delle loro capacità e che vanno oltre il patto di stabilità, creando uno squilibrio tra loro e gli Enti Locali virtuosi. Evidentemente, l’ANCI non dice niente a questi Comuni, ma sostanzialmente si scaglia contro questa finanziaria. Oltre a ciò, l’ANCI non dice niente rispetto a quella che potrebbe essere la richiesta legittima al Governo di cominciare ad erogare i fondi come dovrebbero essere erogati: non nella misura del 4 – 4,5%, ma nella misura del 5 - 5,5 - 6%. In più, non si sollecita un cambio del sistema fiscale italiano, quindi un’inversione del flusso di denaro: oggi il denaro va allo Stato centrale e poi viene erogato come finanza derivata ai Comuni; perché l’ANCI non chiede questa inversione, visto che i Comuni hanno ormai un forte peso nell’erogazione dei servizi ai cittadini? Evidentemente, all’ANCI non interessa questo, perché fa un discorso prettamente politico e di ciò si è avuta una conferma anche in occasione di quell’incontro organizzato in quest’aula, alla presenza di alcuni personaggi dell’ANCI: l’Onorevole Mauro Guerra, detto “il fantasma” per la sua presenza sul nostro territorio da quando è stato eletto Onorevole; in quella circostanza non è emerso alcun tipo di proposta! E’ evidente che questa è una mozione politica e per questo motivo noi del Gruppo Lega Nord voteremo contro, perché riteniamo che l’ANCI, al di là della richiesta di un tavolo di discussione, continua a rimanere nel vago senza dare soluzioni specifiche, dimostrando che non le interessa trovare soluzioni, ma solo esprimere una forte contrarietà al Governo. Grazie.

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