martedì 22 febbraio 2011

La qualità della città è fatta dalla sua vita quotidiana

La città è una macchina complessa che va regolata, ma le attività economiche ne sono il motore, insieme all’offerta di servizi.


La Delibera di Giunta Comunale del novembre scorso, oltre all’aumento delle tariffe, aveva secondo lui, l’intento di correggere l’uso distorto dei parcheggi di via Papa Giovanni XXIII. Ha preso così la decisione pare “irrevocabile” di portare la tariffa a 2 euro l’ora, senza considerare che in tal modo si ottiene di disincentivare maggiormente l’accessibilità al centro storico. Inoltre “vende” tale scelta proponendosi come colui che toglierà le automobili dal centro, così dare miglior vita alla città che sarà più moderna perchè oggi ahimè, è solo un paese,dove “i meratesi non sanno valorizzare le iniziative” ed i commercianti “devono svecchiare i loro prodotti”.
Come miglioramento futuro della dotazione di parcheggi di Merate annuncia i 30 posti in arrivo nel parcheggio interrato di viale Giuseppe Garibaldi, ed insieme invita ad usare quello in via degli Alpini (davanti alla palestra di via Filippo Turati) e quello del cimitero di via Emilio Bianchi. Ricordo che via Terzaghi, prima di essere chiusa, era l’itinerario più agevole per arrivare al centro da nord guidando proprio al parcheggio citato.
Ma in Ufficio Tecnico del Comune e nelle teste dei Meratesi, il centro storico è un’altra cosa; spieghi pertanto a Meratesi e non, cosa importa avere un parcheggio a fianco di Villa Confalonieri, per raggiungere piazza Giulio Prinetti o via Roma. Provi inoltre a pagare per un quarto d’ora dopo aver parcheggiato in via Papa Giovanni XXIII, scendere con un passeggino o con un parente anziano per salire in piazza e giudichi se ciò incentiva l’ingresso in centro. L’annuncio inoltre di voler proprio toglierli questi parcheggi, peggiora la situazione: provi a fare lo stesso tentativo parcheggiando in via degli Alpini, facendo la salita dell’oratorio per arrivare in centro per andare in cartoleria, in farmacia al bar o dal panettiere e fruttivendolo (alias borse pesanti). Come possono fare questi esercenti “a rendere appetitose le loro attività”come il Sindaco gli ha invitati a fare, se raggiungere i loro negozi da sud è disincentivato?
L’idea di togliere i posti auto su via Papa Giovanni XXIII per sostituirli con arredo urbano (perché fa moderno?) offre una idea di centro sbagliata. La qualità della città è fatta dalla sua vita quotidiana, non dai pareri degli amanti della passeggiata del tempo libero, né dalla presenza di eventi spettacolari una tantum, la città è una macchina complessa che va regolata, ma le attività economiche ne sono il motore, insieme all’offerta di servizi.
Con la presentazione in Consiglio Comunale del risultato della raccolta firme “Insieme per Merate” vuole portare la discussione anche sul tema di rivitalizzare il centro storico. L’idea ampiamente condivisa di limitare l’accesso veicolare di alcune zone deve anche considerare che occorre evitare di penalizzare la loro accessibilità.
Si soffermi il Signor Sindaco a considerare se l’indubbio interesse attorno alla raccolta firme sia da liquidare dicendo “è la solita raccolta firme contro le tasse” oppure se sia l’evidenza di non esser stato in grado, nonostante organi consultivi(tavoli con i commercianti), assessori incaricati (quello al Commercio Giuseppe Procopio) e Consiglieri di Maggioranza esperti della materia (Francesco Sangiorgio), di evitare le loro critiche pubbliche.
Dove stia la visione manageriale del suo ruolo di Sindaco e lo spirito di gruppo presente nella sua maggioranza, per come si svolta la vicenda resta naturalmente appannaggio dei cittadini.


Cesare Perego
Capogruppo Consiliare
di “Insieme per Merate”

1 commento:

  1. Questo sindaco quando deve giustificare a tutti i costi (parcheggio a 2 Euro l'ora!)le sue "decisioni irrevocabili" (già sentita in Piazza Venezia questa frase)è un arrampicatore sugli specchi impareggiabile!

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