La Lega Nord dispone, il PdL esegue
Le due anime della Maggioranza di Merate sono ormai ai ferri corti, il fatto è innegabile. Il volantino della Lega è non solo un resoconto a tinte verdi dell'amministrazione è, soprattutto, un manifesto elettorale, ci si prepara allo scontro tirando l'acqua al proprio mulino. Il PdL, chiuso nel suo doppiopetto gessato, nella sua aria da manager di multinazionale, ha ormai perso il contatto con gran parte della popolazione, lasciando ampi spazi all'alleato leghista per avanzare. E l'avanzata si è tramutata in sorpasso. Un sorpasso evidente sul tema, in particolare, del PGT. D'improvviso, come scelta calata dall'alto, l'edificabilità dei Marchesi Brivio passerebbe (così si apprende dalla cronaca locale) dai margini del Cannocchiale del Belgiojoso alla collina del Bagolino sempre sotto l'egida dell'architetto Matteo Thun. Una scelta che contrasta col paventato avvento del grande (?) PAU, il Parco Agricolo Urbano (ma per fare che??) con annesso campo da golf, una scelta dettata da mire politiche. La Lega cerca di scavalcare sul tema l'alleato per imporre, a giochi fatti, la propria visione e confermarsi autonoma ed indipendente. Troppe le fratture tra i diversi esponenti dalla rapina dei parcheggi, alle opere pubbliche rivendicate, al PGT... è ormai evidente che la legislatura prosegue costringendo ad ingoiare centinaia di bocconi amari. Ed allora, ipotizziamo, un Merategate non potrebbe rilanciare chi oggi è nell'angolo e rivendica visibilità? Chi vivrà vedrà!
Le due anime della Maggioranza di Merate sono ormai ai ferri corti, il fatto è innegabile. Il volantino della Lega è non solo un resoconto a tinte verdi dell'amministrazione è, soprattutto, un manifesto elettorale, ci si prepara allo scontro tirando l'acqua al proprio mulino. Il PdL, chiuso nel suo doppiopetto gessato, nella sua aria da manager di multinazionale, ha ormai perso il contatto con gran parte della popolazione, lasciando ampi spazi all'alleato leghista per avanzare. E l'avanzata si è tramutata in sorpasso. Un sorpasso evidente sul tema, in particolare, del PGT. D'improvviso, come scelta calata dall'alto, l'edificabilità dei Marchesi Brivio passerebbe (così si apprende dalla cronaca locale) dai margini del Cannocchiale del Belgiojoso alla collina del Bagolino sempre sotto l'egida dell'architetto Matteo Thun. Una scelta che contrasta col paventato avvento del grande (?) PAU, il Parco Agricolo Urbano (ma per fare che??) con annesso campo da golf, una scelta dettata da mire politiche. La Lega cerca di scavalcare sul tema l'alleato per imporre, a giochi fatti, la propria visione e confermarsi autonoma ed indipendente. Troppe le fratture tra i diversi esponenti dalla rapina dei parcheggi, alle opere pubbliche rivendicate, al PGT... è ormai evidente che la legislatura prosegue costringendo ad ingoiare centinaia di bocconi amari. Ed allora, ipotizziamo, un Merategate non potrebbe rilanciare chi oggi è nell'angolo e rivendica visibilità? Chi vivrà vedrà!
Mercurio
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