mercoledì 24 marzo 2010

Pgt: l'Amministrazione comunale non ha un progetto politico

Durante l'ultima Commissione Urnbanistica Ambiente e Territorio la dottoressa Treu, estensore del Pgt, ha fatto il punto della situazione. Ha indivisuato tre ambiti principali per Merate: il verde agricolo ubicato principalmente a nord (Cassina e Sartirana) e ad ovest degli Istituti superiori dove si potrebbe pensare ad un "parco agricolo urbano"; il residenziale storico, lungo il decumano, nel centro di Merate ed il comparto industriale, principalmente ubicato a Brugarolo. Come in molte città i centri commerciali hanno impoverito di negozi di prossimità i centri residenziali per cui bisognerebbe rivitalizzarli.
Riguardo al residenziale le istanze pervenute sono circa 150: quasi tutte chiedono il cambiamento di destinazioni d'uso. Gli Estensori le stanno esaminando e verranno accolte quelle che saranno compatibili con l' ambiente; ad esempio non saranno ammissibili edificazioni su balze; saranno ammesse quelle a completamento dell'urbanizzazione esistente e non isolate. Si potrebbe proporre la concentrazione degli alloggi, secondo piani attuativi, ad esempio, in villette a schiera. Grosse operazioni richieste sono il cambiamento di destinazione d' uso di insedamenti industriali non più attivi (Diana, Lorenzini) lungo la S.R. 342 dir, di un comparto agricolo all'angolo fra le vie Agnesi e Cernuschi e l'ampliamento del centro commerciale Auchan. La Legge Regionale 12 prevede il criterio del corrispettivo della qualità a fronte della volumetria concessa (sistemazione strada, marciapiede, illuminazione, coerentemente con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche).
Riguardo alle salvaguardie paesaggistiche: no a costruzioni attorno al lago di Sartirana lungo le vie Falcò e Volta, attorno a Villa Perego ed al parco delle Piramidi, attorno al cannocchiale Belgioioso; valorizzazione del laghetto di S. Rocco e sistemazione del percorso pedonale fino a Sartirana, lungo il ruscello Ruschetta.
Riguardo ai servizi si prevede di ampliare il centro sportivo attorno allo stadio e di trasformare l'ex CSE in Centro Pubblico Sociale.
I Consiglieri Adobati e De Gaspari hanno presentato al Presidente della Commissione una lettera in cui si chiede il mantenimento dei corridoi ecologici e le visuali panoramiche, il non potenziamento dei centri commerciali ed il recupero dell'esistente. Nella lettera, il cui contenuto è in linea con l' Istanza di Insieme per Merate, si legge: "Negli anni la cittadina ha conservato l'aspetto di un'area verde con uno stile di vita sostenibile e da luogo di villeggiatura si è trasformata in cittadina ecosostenibile"; ma come, se fino ad ieri e specialmente in campagna elettorale, il Sindaco ha sparato, ad alzo zero, sull' Amministrazione precedente, cementificatrice oltre che ignorante! Che il Rinascimento sia sorto dall' oscurantismo del Medioevo prima dell' avvento della nuova Amministrazione?
Il Consigliere Cesare Perego ha chiesto che la Commissione intraprenda un lavoro politico e sistematico per affrontare i vari temi con le Associazioni di categoria ed, in genere, con i Portatori di interessi.
Ancora una volta in Commissione, così come nelle Assemblee, il primato sul Pgt è stato lasciato ai Tecnici e l'Amministrazione non è intervenuta: abbiamo l'impressione che questa non abbia un progetto politico (politica come arte di governo della città) e stia andando a ruota degli Estensori che, di fatto, stanno guidando il gioco, non si capisce in base a quali direttive politiche. La lettera di Adobati (ex AN e nominato sul campo Consigliere di opposizione) e di De Gaspari (Lega; avanguardia del Sindaco?) è un sintomo di malessere all'interno della maggioranza; è possibile che si scontrino gli opzionisti zero ed i nostalgici del PRG dell' Amministrazione Perego e supporter dei poteri forti. Già ne avevamo avuto sentore, alla presentazione delle Linee Programmatiche 2009-2014, laddove, nel capitolo Urbanistica e Territorio si afferma che si intende "evitare, per quanto possibile, di consumare ulteriore suolo"; tutto si gioca sul " per quanto possibile".
Riguardo alla parte strettamente urbanistica non ci convince il criterio del completamento, perché temiamo un effetto domino che, in futuro, potrebbe proseguire di completamento in completamento. Apprezziamo l'insistenza della professoressa a mostrarci sentieri contrassegnati da verdi orme umane, per invogliare i Meratesi ad abbandonare l'auto, almeno in città. Tutti ce lo auguriamo!
Ad una domanda del Consigliere Roberto Riva, la professoressa Treu ha risposto affermando essere il Parco regionale meno restrittivo, rispetto alle edificazioni, che non le aree agricole; affermazione che lascia perplessi in quanto il Parco pone vincoli sovracomunali pressoché irreversibili e non modificabili da strumenti urbanistici comunali. In buona sostanza l'ampliamento del Parco Adda Nord impedirebbe, al di fuori delle zone di competenza comunale, edificazioni che non siano necessarie per la conduzione del fondo da parte degli agricoltori, così come per le aree agricole esterne al Parco; la differenza sta nel fatto che queste ultime potrebbero variare di destinazione urbanistica in un futuro nuovo Pgt, secondo le vedute di una nuova Amministrazione.
Al solito, nessun accenno al Piano generale del traffico urbano e tanto meno al Piano idrogeologico che indica le zone di precarietà per le edificazioni (es. alte pendenze), le aree golenali (attorno alla Molgora per esondazioni) ed i sedimi di antichi laghi (area a nord di via Marconi ed a sud di via San Marcellino per falda affiorante).

Ernesto Passoni

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti prima della pubblicazione verranno vagliati dagli amministratori del blog. Si raccomanda l'educazione e la sintesi.