martedì 23 marzo 2010

La maggioranza comincia a scricchiolare sotto il peso del Pgt

Durante la seduta di Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio di ieri, lunedì, per fare il punto della situazione sul nuovo Piano di governo del territorio in fase di redazione e cominciare ad analizzare le istanze presentate dai cittadini, il Consigliere di maggioranza Massimo Adobati, persona che stimiamo e apprezziamo per il suo modo di porsi e di agire, ha presentato insieme al collega Giovanbattista De Gaspari un documento, che riportiamo in calce, con il quale i due chiedono sostanzialmente la salvaguardia del verde attraverso i corridoi ecologici tra i parchi naturali, lo sfruttamento per eventuali insediamenti abitativi di aree dismesse o da riqualificare, il mantenimento della destinazione d'uso dei comparti produttivi, la limitazione dei grandi centri commerciali e la previsione di strutture idonee per le società sportive. Si tratta di suggerimenti condivisibili, tanto è vero che pure il nostro Consigliere Roberto Riva ha dichiarato di voler sosttoscrivere l'elaborato. Lo scritto però denota a nostro avviso una netta divisione interna alla coalizione di Centrodestra. Da una parte ci sono gli espoennti del Popolo delle libertà che evidentemente vogliono concedere nuove edificazioni, dall'altra per fortuna quelli della Lega Nord che invece, fedeli anche al loro programma, mirano soprattutto alla salvaguardia del territorio. Vedremo chi la spunterà e quale mediazione riusciranno a trovare. Noi dal canto nostro abbiamo già dimostrato durante la passata legislatura che riteniamo che a Merate sia sia già costruito abbastanza e che uno sviluppo sostenibile debba passare unicamente dal recupero degli immobili esistenti e che nuovi interventi vadano ridotti al minimo ed essere sostenuti da giustificazioni e motivazioni fondate.
Ecco comunque il teso dell’istanza.

Al Presidente della Commissione

Lettera di istanza sul Pgt da mettere a verbale

In una generale analisi del percorso fatto nello studio del Pgt, Piano di governo del territorio di Merate, riteniamo prioritario ed indispensabile mantenere i corridoi ecologici dei parchi per la salvaguardia degli stessi e delle specie migratorie e autoctone ivi presenti. Trali corridoi possono essere soggetti a qualche lieve modifica, in riferimento al recupero dell'esistente o all'ampliamento conformemente alla Legge regionale n. 12/2005, ma non devono assolutamente essere stravolti o snaturati del loro valore ambientale, modificandone le varie nicchie ecologiche. Tra i suddetti corridoi sono compresi anche corridoi visivi (panoramici) che contribuiscono a conferire alla cittadina e al territorio un bel aspetto, a rendere più vivibile l'ambiente urbano, a incrementare il polmone verde della città, e indirettamente ad aumentare il valore degli edifici di Merate.
Le aree verdi, sia quelle indipendenti ed esterne che quelle include nei corridoi ecologici e in quelli panoramici sono sempre state ad oggi di rilevanza indiscussa per la valorizzazione del territorio e per la qualità della vita. Queste aree nel passato hanno attratto famiglie di Milano, che sceglievano Merate come luogo di villeggiatura o come città dove risiedere. Negli anni la cittadina ha conservato l'aspetto di un'area verde con uno stile di vita sostenibile e da luogo di villeggiatura si è sviluppata come città moderna ecosostenibile.
Per quanto riguarda l'incremento della popolazione vorremmo indicare l'importanza dell'utilizzo delle aree già edificate, evitando nuove cementificazioni, sia a scopo residenziale che per attività commerciali. Nuove abitazioni infatti appesantirebbero la capacità ricettiva del numero di abitanti del comune, mentre nuovi centri commerciali, tenendo conto del bacino d'utenza dell'area, andrebbero solo a danneggiare e soffocare quelle già esistenti. Si può sviluppare con criterio la legge n. 12/2005 sull'esistente, senza deturpare troppo l'ambiente e semmai avviare la ristrutturazione dei zone abbandonate. A titolo esemplificativo e non esaustivo valutiamo il recupero di aree dismesse da ex aziende produttive.
Per lo sviluppo industriale consigliamo aree ben definite che non coinvolgano i suddetti corridoi e che si sviluppano dall'esistente attraverso la riconversione. Dovremo per forza di cose tenere in considerazione il piano attuativo (dr quello di Brugarolo) che non è stato ancora applicato. Si dovrebbe evitare di convertire aziende in aree commerciali di cui siamo saturi e in aree edificabili.
Per quanto riguarda le attività sportive si dovrebbe prevedere una destinazione dedicata per tutte le società presenti nel territorio sfruttando le strutture esistenti e adeguandole eventualmente ai criteri di funzionalità richiesta a secondo degli sport applicati. Ci auspichiamo il reperimento dei terreni compresi tra l'attuale campo sportivo del Merate e la caserma dei carabinieri.

I Consiglieri di maggioranza
Massimo Adobati e Giovanbattista De Gaspari

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