martedì 23 marzo 2010

Giovanni Battista Albani: "Ho la coscienza a posto, il tempo sarà galantuamo"

Riportiamo la lettera, poi non pubblicata, che il nostro Consigliere comunale Giovanni Battista Albani ha inviato al Giornale di Merate in risposta ai numerosi articoli di critica all'operato della sua Amministrazione circa il trasferimento del Municipio in Palazzo Tettamanti.

Egregio Direttore,
Nel momento in cui decido di considerare concluda la mia lunga esperienza amministrativa nell’interesse del Comune di Merate e di limitare il mio futuro ruolo ai doveri che mi impone la sola qualifica di Consigliere comunale di opposizione, mi sento in dovere di chiederLe un’ultima cortesia che è quella di permettermi di replicare alla serie di articoli da contenuto catastrofico apparsi sul Giornale di Merate e aventi ad oggetto la nuova sede del Municipio in piazza degli Eroi che, a detta dei Suoi Giornalisti, costituirà un irreversibile e insanabile salasso finanziario per le casse pubbliche per molti anni a venire. Mi sono dovuto persino sorbire l’accorato appello dell’ex Direttore del Giornale di Merate Angelo Baiguini il quale affermava che “se fosse risultato lui Sindaco eletto avrebbe impedito ai dipendenti del Muncipio di fare le valigie”. Bastava si fosse candidato, ma non lo ha fatto. Il dottor Baiguini, sempre nei passi di Sindaco mancato suggerisce anche tutta una qualificata serie di interventi per ridare vita e smalto alla città. Come vede il parlare poco costa, è il tradurre le parole in fatti che impegna di più.
Ma quello che mi fa male è la considerazione che l’insieme dei titoli degli articoli (“200 mila euro l’anno per mantere il Municipio”, “E se tornassimo a Villa Confalonieri”, “Quando spenderemo per ridipingere la grata?”, “Un’opera faraonica: in cinque anni i costi sono raddoppiati”, “Il parcheggio strapagato”…) sembrano voler dare un quadro desolante della mia persona e della precedente Giunta quasi fossimo tutti inetti e distratti, incapaci e faciloni e con noi l’intero apparato dirigenziale ed esecutivo dell’Amministrazione perché ai giornalisti attenti non può sfuggire la suddivisione e la precisa attribuzione delle competenze e delle responsabilità, siano esse civili o penali dovute all’entrata in vigore del Testo Unico degli Enti locali.
Verificare oggi il pensiero degli attuali Amministratori, che all’epoca della delibera di Consiglio comunale di trasferire la sede del Municipio da Villa Confalonieri a Palazzo Tettamanti erano all’opposizione e quindi contrario, non può che portare allo scontato risultato di registrarne solo critiche e lamenti.
Certo non Le ricorderanno che “il progetto faraonico” era in corso di realizzazione e che qualunque ne fosse stata la destinazione (biblioteca, pinacoteca, museo, sporetllo Informagiovani, mediateca ed altro ancora) i costi di gestione non si sarebbero discostati da quelli oggi previsti perché l’intero edificio sarebbe stato interessato quotidianamente dalla frequentazione non di soli 69 dipendenti, ma di centinaia di studenti, cittadini, visitatori, ospiti, espositori ed il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva, per quanto impostata a settori, deve garantire uniformità di clima interno.
Non Le ricorderanno che dai costi della nuova sede vanno sottratti quelli che già si spendevano per la vecchia sede e quindi allineati con la nuova superficie che è di quattro volte superiore alla vecchia.
Non Le diranno che Villa Confalonieri stava cadendo a pezzi, che l’inadeguatezza delle misure di sicurezza ne avrebbero imposto la chiusura immediata. Torniamoci e faremo lavorare gli impiegati pubblici nel parco.
Non Le diranno che i progetti esecutivi decisi da altri amministratori nel 2000 risultavano “contenuti” negli importi perché impostati a lotti funzionali e che quindi in corso d’opera si sarebbero aggiunte tante altre consistenti voci di spesa non previste inzialmente. Chieda all’attuale Sindaco di elencare le carenze progettuali e di spesa volutamente lasciate in sospeso all’epoca quanto tutto ebbe inizio!
Non Le diranno che non è possibile concepire un edificio di tale dimensionamento senza il supporto di un parcheggio esclusivo dedicato, preferibilmente interrato con il vantaggio di non congestionare le aree di sosta pubbliche a raso.
Non Le diranno infine che non è vero che i costi in cinque anni sono raddoppiati! Non è avvenuto neppure in dieci anni! Le previsioni di spesa dell’anno 2000 di 3.563.000 euro è salita a distanza di dieci anni a euro 5.226.000 con un incremento del 47% circa, ma non certo per l’adeguamento dei prezzi, quanto per riconversioni e aggiunte progettuali non previste ma assolutamente necessarie.
I Suoi Giornalisti si chiedono quanto costerà ridipingere la grata e come è stato possibile pagare stati di avanzamento lavori per la costruzione del parcheggio non riflettenti l’esatta dinamica dei lavori eseguiti. Entrambe le domande hanno un’identica risposta nella fiducia che si deve riporre nella professionalità dei Progettisti, Direzione lavori e Controllo tecnico della Committenza, ovvero del Dirigente dell’Ufficio tecnico. Sono le loro indicazioni tecniche e progettuali che indirizzano le scelte dell’Amministrazione. Quello che rileva è che siano funzionali al progetto edilizio. Non si può incolpare un avvocato se ha perso una causa, Lo si può rimproverare e forse anche citare in giudizio se ha agito con dolo e negligenza. Le domande dei Suoi Cronisti dovrebbero essere poste non all’attuale Assessore al Bilancio che non potrà che essere critico e insinuante, ma a Progettista e Direttore dei lavori.
Sulla presunta anticipazione di denaro non dovuta un approfondimento della materia avrebbe accertato come questo sia avvenuto - se mai sia avvenuto - a fronte di stati di avanzamento presentati e verificati da chi aveva la competenza per saperlo e doverlo fare. La mia Giunta ha il merito di avere evitato che le problematiche concorsuali in cui è incorsa la Società appaltatrice finissero con il coinvolgere Palazzo Tettamanti che ha corso il rischio di essere sottoposto a un sequestro conservativo. Sarebbe stato un disastro non solo economico, ma anche funzionale. Alcune accelerazioni hanno ottenuto il risultato di poter disporre dell’intero edificio e come si è potuto constatare al di là di ogni ragionevole dubbio non per soddisfare motivi elettorali.
Detto questo tutto è opinabile, tutto è discutibile. La nuova sede del Municipio offre condizioni di lavoro mille volte migliori della precedente e consentirà l’ospitalità di altri Uffici che siano riferimento per l’intero Meratese. Per fare di conto con la ragionevole certezza di non sbagliare bisogna che il nuovo Palazzo entri a regime. Non ha ancora dodici mesi di vita e l’esperienza insegna che solo l’utilizzo pieno e continuato consente interventi di risparmio e miglioria.
Mi è dispiaciuto il tono allarmnistico della serie di articoli. Non è così. Ci sono stati la variazione sostanziale di destinazione del Palazzo in corso d’opera cui si sono aggiunte le problematiche tipiche degli appalti pubblici. Io ho la coscienza a posto. Gratis non si ottiene nulla, il tempo sarà galantuamo.

Giovanni Battista Albani
Sindaco dal 2004 al 2009
Consigliere comunale
del gruppo di Insieme per Merate

1 commento:

  1. Chiara Zoffoli e Domenico Basile24 marzo 2010 alle ore 11:54

    Non possiamo che rinnovare la stima e la gratitudine per l'ex-sindaco G.B.Albani e la sua giunta, di cui sentiamo fortemente la nostalgia. Buona Pasqua a lui, alla sua famiglia e ai suoi ex-collaboratori.

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