domenica 12 settembre 2010

Le nuove elementari sono un prodotto di alta qualità che fa concorrenza alle scuole private

Un breve resoconto su come si è arrivati a progettare le scuole di via Montello

Esprimo alcune considerazioni aggiuntive a quelle bene evidenziate dall'intervento a firma di Luciana Vidili (
clicca sul testo in grassetto per leggere il post); in particolare vorrei porre l'accento sulle fasi propedeutiche alla progettazione ed alla costruzione della scuola, oltre che sulle modalità di finanziamento.
L' intendimento di realizzare la nuova scuola faceva parte del programma dell'Amministrazione di "Insieme per Merate" in considerazione dell'insufficienza di spazi nell' edificio "Frisia" di via Fratelli Cernuschi, progettata per 10 sezioni (ultimamente venivano utilizzate fino a 14 aule per cui 4 ricavate da locali aventi, originariamente altri utilizzi; addirittura i corridoi venivano utilizzati estemporaneamente per attività di sostegno). Il buon senso e le normative (D.M. 18.12.1975) ne impedivano l' ampliamento per l'impossibilità di ottemperare ai parametri di legge (in primis: rapporto volume edificio/superficie scolastica totale coperta e scoperta). Sin dal 2005 si pose il problema dell'ubicazione ed, in prima istanza, la si individuò a Novate, ad ovest del complesso degli Istituti secondari; tale zona, peraltro già destinata a fini scolastici dal Piano Regolatore Generale era decentrata, in mezzo al verde e lontana dai flussi di traffico; personalmente mi pareva la soluzione migliore tant'è che la proposi in Consiglio comunale.
Il Gruppo consigliare "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania" nella veste dell'attuale Sindaco Andrea Robbiani fu contrario alla costruzione di una nuova scuola preferendo il potenziamento del plesso di Pagnano, un progetto tuttavia impossibile per il non rispetto dei vincoli normativi (vedi sopra): a Pagnano l' angustia degli spazi è ancora più evidente rispetto alla scuola "Frisia".
Dagli altri Gruppi di Minoranza uscirono ulteriori proposte: il parco Belgiojoso lato via De Gasperi, angolo vie Maria Gaetano Agnesi e Fratelli Cernuschi, area comunale fra Vedù Superiore ed il parco del Biffo... La Maggioranza prese in debita considerazione i pareri delle Minoranze ed alla fine si considerò l'area vie Alcide De Gasperi/Montello che fu messa in competizione con la proposta iniziale. La scelta definitiva fu demandata ai Progettisti mediante la valutazione dei pro e dei contro fra le due possibilità, considerandone i punti di forza e debolezza (ubicazione, consistenza del suolo, soleggiamento...). Furono coinvolti anche i Docenti e i Genitori attraverso i loro Rappresentanti per l'espressione di un loro parere. Risultato di tale valutazione tecnica partecipata fu un lieve vantaggio per l'area De Gasperi/Montello ed io mi adeguai al parere della maggioranza dei Consiglieri, sia di Maggioranza che di Minoranza .
All' inizio del 2007 fu commissionata la progettazione allo Studio Dprn Architetti Associati di Lecco con le seguenti indicazioni progettuali: 20 classi o sezioni per le normali attività didattiche, diverse aule per attività collaterali, palestra polifunzionale e normata anche per attività extrascolastiche, un centro cottura ed un refettorio. Il tutto da realizzare secondo i più recenti canoni del risparmio energetico mediante idoneo isolamento delle pareti, riscaldamento a pavimento, con pannelli solari per l'acqua calda sanitaria e pannelli fotovoltaici. Alla fine del 2008 fu approvato il progetto esecutivo ed i lavori iniziarono all'inizio del 2009 per terminare a luglio 2010; durata della costruzione: meno di un anno e mezzo! Da qui si deduce che non sempre il pubblico è inefficiente!
La modalità di finanziamento è stata quella del cosiddetto "leasing immobiliare", con la costituzione di un'Ati, Associazione temporanea tra imprese, nello specifico fra la società costruttrice La Sorgente Scpa (Capogruppo Mandataria) di Manfredonia (Fg) e l' istituto bancario Monte Paschi di Siena (Mandante). Il Mandante concede al Comune il diritto di usare l'opera a fronte del pagamento di un canone; alla scadenza del contratto (15 anni) il Comune acquisirà l'opera esercitando la relativa opzione.
Come si vede un percorso trasparente e partecipato, in cui la fase più lunga è stata quella preliminare, di natura politico amministrativa per la scelta della tipologia e dell'ubicazione; l' esatto contrario di quanto è avvenuto per le due incompiute (Area Cazzaniga e e Palazzo Tettamanti). Ora Merate è dotata di una scuola bella ed efficiente anche dal punto di vista del risparmio energetico (è doveroso un plauso ed un ringraziamento ai Progettisti). Essa costituisce un esempio positivo di quanto propugnato dalla Destra circa la concorrenza fra scuole pubbliche e private; ragionando in tale ottica, condivisibile o meno, con una scuola così il Comune di Merate mette sul mercato un prodotto di altissima qualità ed altamente concorrenziale.
E' chiaro, poi, che la bontà di una scuola è determinata dal personale che la rende operante a diverso titolo, oltre che sui servizi annessi allestiti dall'Amministrazione comunale, ma su questo punto non vi sono dubbi.

Ernesto Passoni

1 commento:

  1. Giiste considerazioni quelle di Tino sulla concorrenza. Forse è x questo che Zanmarchi e soci stanno boicottando in tutti i modi le scuole del Montello togliendo il piedibus e non risolvendo i problemi di traffico!!!

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