La crisi economica obbliga molti genitori a rinunciare all'iscrizione dei figli perchè non possono permettersi il costo della retta
Nell’ultimo Consiglio comunale è stato modificato il Regolamento dell’Asilo nido, (clicca sui testi in grassetto per vedere l'OdG e scaricare il Regoamento) dando la precedenza nella graduatoria ai bambini con almeno un genitore residente a Merate, mentre prima erano agevolati quelli che risiedevano loro a Merate, indipendentemente dal luogo di abitazione delle famiglie. Tutto ciò per impedire alcuni stratagemmi, come spostare la residenza dei figli dai nonni residenti in città . Il gruppo di Insieme per Merate si è astenuto e non ha approvato la modifica. Come ha ben spiegato il portavoce Cesare Perego l’Amministrazione comunale dovrebbe rispondere alle esigenze dei cittadini, non porre vincoli burocratici. Chi commettere tale “furbate” evidentemente è gente cresciuta a Merate che dopo essersi sposata è stata in qualche modo costretta a trasferirsi altrove, pur magari continuando a lavorare a Merate o avendo qui i parenti più stretti. Inoltre Merate dovrebbe essere il punto di riferimento della zona e aprirsi agli altri paesi, non chiudersi in assurde posizione campanilistiche. L’ex Sindaco Giovanni Battista Albani ha inoltre ricordato che l’Asilo nido meratese inizialmente era consortile e quindi è stato costruito con il contributo delle altre Amministrazioni. Durante la discussione l’Assessore ai Servizi alla persona Emilio Zanmarchi ha poi sostenuto che presto le lunghe liste di attesa per accedere al servizi si esauriranno perché tante persone si stanno ritirando. A suo avviso questo fenomeno è dovuto alla crisi finanziaria e alla crescente disoccupazione. Molti di coloro che sono rimasti senza impiego avrebbero pertanto il tempo di occuparsi direttamente dei bambini. In realtà è che chi non ha un’occupazione non ha i soldi per sostenere la spesa dell’Asilo, già elevata per una famiglia normale. Il problema è quindi semmai quello di trovare forme per permettere a tutti di iscrivere e mandare i figli all’Asilo nido.
C.Bo.
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