domenica 17 gennaio 2010

Un comportamento rabbioso e gretto con affermazioni gratuite e false

Ai lettori de "Il Giornale di Merate"
e a tutti i Cittadini di Merate

“…una sconfitta, democraticamente decretata dagli elettori, non impone ad Albani e soci di svolgere il ruolo di opposizione in maniera rabbiosa, strumentale, gretta e demagogica”…. A noi sembra,invece, che questo comportamento rabbioso, strumentale, gretto, demagogico sia il fiore all’occhiello del Sig Robbiani democraticamente eletto sindaco di Merate. Ci riferiamo, come evidente, alla lettera del Sindaco di Merate pubblicata la scorsa settimana. Le luminarie natalizie facevano sperare di portare luce non solo al futuro buio di molti meratesi, ma soprattutto al “nuovo primo cittadino”; a lui, in particolare, poiché, al momento i suoi “soci” (usiamo lo stesso termine usato dal Sig Robbiani) non sembra abbiano contribuito alla stesura di tale lettera, almeno ce lo auguriamo. Non si tratta, però, solo di comportamento rabbioso, strumentale, gretto, demagogico, ma anche di affermazioni gratuite e false e ci riferiamo principalmente alle seguenti:
1.) Su quale base se non quella dell’arroganza, può il Sig Robbiani affermare “…Mi pare che in sei mesi di lavoro, non sia proprio poco quello che si è fatto: è sicuramente molto di più di ciò che Insieme per Merate ha fatto nel quinquennio precedente”? Il Sig. Robbiani dice che loro hanno fatto in pochi giorni tante cose, infatti
  • hanno annullato: il nuovo nido, il nuovo ambulatorio medico e la nuova sala nella frazione di Brugarolo, per realizzare, senza alcun vantaggio per gli abitanti della Frazione, un più lungo e più costoso percorso interrato del cavo ad alta tensione per il nuovo capannone della Fomas, ancorché intrinsecamente sicuro;
  • hanno annullato la delibera che dava il benestare a RETESALUTE e all’ASL di utilizzo, dietro il pagamento di un modesto affitto, dei locali già sede dell’anagrafe per il progetto “Terra di Mezzo”. Progetto che richiedeva un luogo dove il minore in difficoltà, sottoposto a tutela dell`autorità giudiziaria o affidato ai servizi sociali, potesse trovare un respiro, una sorta di oasi, instaurando un rapporto positivo con la realtà sociale che lo circonda, non allontanandosi dalla famiglia di origine e, al tempo stesso, ricevendo la tutela e l`aiuto che le strutture del territorio possono offrirgli. (a proposito: la Giunta di Robbiate, guidata da Alessandro Salvioni, ha accolto la richiesta e ha permesso l’avvio del servizio)
  • hanno annullato il progetto già approvato dall’Assemblea Distrettuale dei Sindaci per il nuovo CDD, ma ancora non si è vista traccia del nuovo
  • hanno vanificato il lavoro di due anni, preparatorio per poter attivare nella nuova sede comunale una nuova organizzazione che consentisse al cittadino, per le proprie esigenze, di rivolgersi a due soli sportelli : uno Punto Comune (attivo già in molti Comuni: vedasi Vimercate) l’altro presso l’Ufficio Tecnico, evitando di peregrinare da uno sportello all’altro, o da un ufficio all’altro.
Non c’è che dire, possono andare fieri di tanto lavoro!
E inoltre:
2.) E' o no mancanza di rispetto verso i Dipendenti comunali l’ennesimo rinvio (siamo al quarto) della conferma dei Responsabili di Servizio? Tale indeterminatezza, in cui sono costretti a operare i Responsabili, ha un eco negativo sugli altri Dipendenti.
3.) La precedente amministrazione, nella quale coloro che scrivono hanno operato non come “soci”, ma come collaboratori convinti, dopo aver verificato con la Direzione dei Lavori che la parte della nuova struttura destinata agli uffici comunali aveva i requisiti di legge per una sua utilizzazione, pur in presenza di lavori non terminati nella restante parte, ha deciso non solo con il consenso dei Responsabili di Servizio e con l’avallo del Servizio Tecnico, ma anche della maggioranza dei Dipendenti, di effettuare il trasloco nella nuova sede. Non risponde pertanto a verità che detto trasloco sia stato eseguito senza il rispetto delle norme di sicurezza. In ogni caso non ci risulta che la nuova Amministrazione, dopo sei mesi di permanenza nella nuova sede, abbia preso alcuna iniziativa in merito. Per quale motivo all’attuale Sindaco fa comodo, in modo chiaramente strumentale, far finta di non sapere che la vecchia sede era fuori norma, come risaputo da tutti i componenti dei Consigli Comunali che si sono succeduti nella sede di Villa Confalonieri? Per inciso, i precedenti tre assessori “tecnici” erano costretti ad operare, per diverse ore al giorno, in un ambiente già angusto per gli stessi Dipendenti, senza disporre di una scrivania e tantomeno di un computer.
Certamente come facilmente si può capire, il completamento dei lavori del nuovo Municipio è stata compromessa dalla cattiva situazione economica della Ditta Zenga, sopravvenuta nei primi mesi del 2009, che non ha permesso il completamento dei lavori. Il nostro impegno, tuttavia, e la nostra responsabilità, insieme al Responsabile del Procedimento e della Direzione dei Lavori, sono stati quelli di mettere in sicurezza e rendere utilizzabile quella parte ormai strutturalmente finita e destinata, come sopra detto, agli uffici comunali.
4.) Il trasloco è avvenuto in tempi record, soprattutto per il contributo di tutti i Dipendenti, con i quali era stata concordata non solo la procedura operativa, ma anche un giusto, pur limitato, incentivo. Questo accordo è stato portato dalla RSU in Delegazione Trattante e detto incentivo sarebbe stato erogato ad ultimazione delle attività di trasloco. Documenti di Giunta come le Comunicazioni (senz’altro presenti nell’archivio della Segreteria) e come la voce di bilancio del Fondo Incentivante, incrementato allo scopo, possono testimoniare l’impostazione data dalla precedente Giunta. Sicuramente non crediamo sia possibile negare e non riconoscere l’avvenuta ultimazione delle attività di trasloco tra il 17 e il 21 Aprile 2009; all’attuale Giunta pertanto rimane solo il dovere di onorare quanto previsto dalla precedente.
5.) Come può un Cittadino di Merate credere al Sig. Robbiani quando scrive che “era inusuale per la precedente Giunta una presenza costante e continua presso il Comune”? Ci domandiamo: ma quale Merate frequentava e quale Municipio onorava della sua presenza?
6.) Da ultimo stendiamo un velo pietoso sul tema della Polizia Locale per il quale si erano udite roboanti affermazioni del tipo "ghe pensi mi"; in realtà: "Parturient montes, nascetur ridiculus mus".
Invitiamo, infine, il Sindaco ad accettare la normale e rispettosa dialettica che dovrebbe informare il rapporto Maggioranza e Minoranza con l'obiettivo comune di fare il bene di Merate.

Domenico Cavana, Gabriella Mauri,
Luigi Mantegazza ed Ernesto Passoni

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