venerdì 22 gennaio 2010

Pensavamo fosse femmina

Sgombriamo il campo da un equivoco, non ci permetteremmo di dubitare della femminilità dell'avv. Paola Panzeri (non abbiamo le fette di salame sugli occhi).
La signora (ci perdoni se non usiamo il titolo, ma non è attività che riguarda la professione e signora non è termine dispregiativo) si era candidata come sindaco di Merate (e la cosa le aveva fatto onore) con una lista eminentemente rosa.
Rosa era anche il nome della lista LEI. E LEI stava per Libera, Entusiasta e Innovativa.
Ci aveva fatto ben sperare anche il risultato. Anche se l'avv. Panzeri non era riuscita ad entrare in Consiglio Comunale, aveva avuto un buon successo e aveva posto il problema della presenza femminile all'interno dello stesso.
Ma il rosa si è fermato, mentre, iniziando a grattare via il colore, è venuto fuori l'azzurro. La signora Panzeri è diventata presidente del Club delle Libertà di Lecco e del Meratese.
Quindi libertà non stava per libertà dai partiti politici (come la signora dichiarava in sede di candidatura). Stava per (PD)L, cioè per Popolo delle Libertà, dove però il popolo, per necessità elettorali (il candidato ufficiale era l'attuale sindaco) era un po' nascosto.
Sull'entusiasmo non abbiamo molto da dire. Qualcosa sull'innovativo. Ci perdoni signora Panzeri, ma i Club della Libertà sono stati “inventati” già qualche anno fa dall'onorevole Valducci. Dove sia l'innovazione stiamo francamente cercando di capirlo. O forse è la stessa innovazione che è presente nell'usanza del saltare sul carro del vincitore.
Francamente speravamo davvero in qualcosa di meglio.

Carlo Gibertini

1 commento:

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