lunedì 4 aprile 2011

Parco locale del Monte di Brianza: i tempi sono maturi

Una delle principali attività che il Comitato del Parco Locale del Monte di Brianza si trova a compiere per il raggiungimento dell’istituzione del PLIS è il dialogo con gli enti locali, ovvero i 13 Comuni del territorio e la Provincia di Lecco. A distanza di circa 8 mesi dalla nostra nascita molto è stato fatto in questo senso, e durante questo periodo, da parte di questi nostri interlocutori, abbiamo trovato in verità molte porte aperte, interesse e collaborazione ma anche scetticismi, timori e qualche perplessità. Compito nostro è continuare nella collaborazione con queste istituzioni e perseverare a fare “pressione” affinché tutti questi soggetti interessati possano comprendere la bontà del nostro progetto e l’importanza di una seria e collaborata tutela e valorizzazione del territorio del Monte di Brianza.
Di seguito la lettera che abbiamo inviato ai comuni come resoconto di questa nostra attività.

Oggetto: Relazione incontri con le amministrazioni comunali coinvolte dal progetto del PLIS del Monte di Brianza

A distanza di qualche anno dall’iter che avrebbe potuto portare all’istituzione del PLIS del monte di Brianza, il comitato che ne propone il riconoscimento, alla luce del nuovo scenario che si è definito, ritiene che esistano le condizioni necessarie perché possa riprendere il dialogo tra tutti gli attori coinvolti dal progetto. Oltre all’urgenza di dare risposte concrete e pianificate ad un territorio che sempre più mostra i segni dell’abbandono e del degrado, la possibilità di una sua gestione “in convenzione” e dunque “ in proprio”, quale massima espressione di una volontà condivisa tra amministrazioni e cittadinanza, rappresentano prerogative non più prorogabili, al fine di promuovere e valorizzare il nostro territorio. Convinzioni che trovano ulteriore sostegno nelle scelte adottate dalla provincia di Lecco nel proprio P.T.C.P. e dai singoli comuni all’interno dei P.G.T., oltre ad una serie di norme che rendono ancora più chiara e definita la situazione.
Il comitato nell’individuazione della propria strategia, ha definito tre direttrici di intervento:
  1. Promozione, sensibilizzazione, coinvolgimentocon riferimento ai cittadini residenti e interessati dal progetto
  2. Didattica, con riferimento sempre al target precedente, coinvolgendo le scuole e con un taglio più di carattere storico, naturalistico e antropologico
  3. Istituzionale e amministrativa, in relazione agli incontri con i Comuni, Provincia, Enti ed Associazioni

A tal proposito il comitato ha incontrato 11 dei 13 comuni interessati dal progetto del PLIS del Monte di Brianza. Al nostro invito per un incontro dobbiamo tuttavia constatare come attualmente manchino ancora risposte da due amministrazioni comunali. Essendo ormai alla fine di questo giro di consultazioni tra le varie amministrazioni aventi come scopo la verifica se ci siano ancora le condizioni per riprendere il dialogo tra i 13 comuni, possiamo stilare un bilancio circa gli esiti di questi incontri. In primo luogo dobbiamo segnalare come ci sia stata una sostanziale disponibilità ad incontrarci senza una chiusura preconcetta. Da notare come i primi comuni che hanno risposto positivamente siano stati proprio quattro dei cinque che vanno ad elezioni. In virtù di quanto abbiamo potuto verificare, almeno sei amministrazioni comunali si dichiarano apertamente favorevoli al Plis del Monte di Brianza. Pensiamo che invece altre tre non si sbilancino per questioni di scarso peso territoriale inserito nel PLIS, per ragioni legate ai costi/benefici e ai rapporti con i comuni vicini o per timori nei confronti della cittadinanza. Due comuni partiti da una posizione di iniziale contrarietà hanno in seguito assunto una posizione possibilista o comunque interlocutoria. Infine, come già anticipato, due amministrazioni comunali, ad oggi, non hanno risposto al nostro invito, non sappiamo se per pregiudiziale posizione contraria al progetto di PLIS, oppure perché ritenuti referenti non sufficientemente autorevoli. Da questo riassunto si evince come tendenzialmente non ci sia stata una posizione contraria sostenuta ad oltranza e come il dialogo ed il confronto abbiano rappresentato la possibilità di sostenere le proprie istanze. Generalmente le amministrazioni, indipendentemente dalla loro posizione in merito, hanno espresso preoccupazione nei confronti dello stato di abbandono dei boschi, per il dissesto idrogeologico e delle difficoltà di far fronte alle emergenze che si presentano. La paura di creare un “ente terzo” o di un ente estraneo al territorio per la gestione dell’eventuale PLIS, unitamente alla preoccupazione di una congettura economica-finanziaria che sta tagliando soldi agli enti locali, hanno completato il quadro degli elementi di criticità. Un’altra preoccupazione, condivisa da molte amministrazioni, è risultata essere quella relativa al coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e dei proprietari, nel percorso che dovrebbe portare all’istituzione del PLIS.
E’ proprio in questo scenario che si inserisce il lavoro del Comitato. Gli incontri con le amministrazioni comunali sono state l’occasione per ribadire come il suo ruolo non debba essere visto come antagonista, ma al contrario propositivo e a fianco delle amministrazioni. Perché tale iniziativa possa avere successo, il comitato ha individuato come unica strategia possibile e irrinunciabile quella delle scelte condivise e non volute da altri. Tra i suoi obiettivi infatti prioritario risulta essere quello di informare e sensibilizzare i cittadini residenti nei paesi inseriti nel PLIS, coinvolgendoli e rendendoli più consapevoli circa le opportunità e le ricchezze che il nostro territorio nasconde.
E’ in virtù di queste considerazioni e del relativo quadro che si è definito, che il Comitato Parco Locale del Monte di Brianza, verso giugno - luglio promuoverà una riunione con tutte le amministrazioni coinvolte al fine di compiere un concreto passo avanti per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del Monte di Brianza

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