venerdì 22 aprile 2011

La gatta frettolosa fece i ... regolamenti ciechi

Qualche volta magari c'è il tempo ma non la voglia di aspettare.
Parliamo del Regolamento dell'alielanzione degli immobili di proprietà comunale approvato nel Consiglio Comunale di lunedì scorso.
Tale Regolamento poteva e doveva essere migliorato.
Nella Maggioranza esistono fior di avvocati. Potevano intervenire loro a modificarlo (non è problema di intelligenza, ma di preparazione professionale). Non è vero che basta fare qualcosa. Se il provvedimento manca di alcuni elementi, come la sistematicità e la chiarezza, allora è utile, anzi necessario, aspettare e migliorare.
Faccio solo due commenti, il primo per esemplificare perché il provvedimento non è chiaro, il secondo per spiegare perché non è sistematico.
Esempio n. 1: il rregolamento prevede che i beni demaniali possono essere alienati.
Attenzione, a norma di legge i beni demaniali non possono essere alienati.
Chi ha composto il regolamento ha aggiunto, come è giusto, che i beni demaniali possono essere alienati se già oggetto di provvedimento di “sdemanializzazione”. Ora se c'è il provvedimento di “sdemanializzazione”, non si parla più di beni demaniali, ma di beni del patrimonio comunale, vuoi disponibile, vuoi indisponibile. Se sono stati “sdemanializzati”, allora , visto che non sono più beni demaniali, la norma a cosa serve?
Esempio n. 2: il Regolamento prevede due procedure di vendita.
La prima procedura viene definita “Asta pubblica”, la seconda “Trattativa privata”. Se si leggono le norme contenute, si scopre che, salvo alcune differenze in tema di pubblicità degli avvisi e di presentazione delle offerte, per il resto le due procedure risultano assolutamente identiche. La scelta tra le due procedure viene fatta, in linea assolutamente generica (non sto parlando del Regolamento), per diversi motivi: di solito l'asta pubblica prevede un sistema di rilancio delle offerte (cresce il prezzo) ed è legata al valore e all'importanza di quello che si vende; la trattativa privata viene invece scelta per la sua agilità, per un minor valore e una minore importanza della vendita, oppure perché il bene da vendere è così particolare che, in realtà, è meglio trovare i soggetti interessati in altro modo, piuttosto che aspettare che arrivino da soli.
Rendere uguali questi due procedimenti porta di fatto a moltiplicare i difetti dei due e dividerne (cioè diminuirne) i pregi.

El cofos

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