Intervengo sul problema dei posti letto nel reparto di Medicina generale dell’ospedale Mandic essenzialmente perché “tirato per la giacca” dai giornalisti, dal personale ospedaliero che la Direzione Sanitaria ed Amministrativa sottovaluta, dai cittadini, soprattutto anziani. Se non c’era questa “pressione” sarei intervenuto dopo che, tra una decina di giorni, non si troveranno il numero di infermieri necessari per far funzionare tutti i 69 posti letto.
Quanto sta avvenendo non nasce dal nulla o dalla “volontà di chiudere Merate”. Nasce perché mancano gli infermieri e perché, in vista delle elezioni regionali, bisognava, a tutti i costi, aprire il reparto di Cardiochirurgia al Manzoni. Allora prendi 4 infermieri di Merate e mandali là. Per non dire questa cosa elementare si è inventato che, nella fase di trasloco nel nuovo reparto, bisognava ridurre il numero dei letti. Qualcuno, al Manzoni, capziosamente, mi aveva ammiccato che “tanto non avrebbe reagito nessuno”. Alla mia domanda di chi voleva questa prova di forza si indicava genericamente, ma non tanto, la Direzione Sanitaria Aziendale, intesa in modo collettivo. Io sono stato zitto per vedere, come dice un vecchio proverbio cinese, il cadavere che passava.
Secondo il Direttore generale tutto sarebbe tornato normale. Lo sapeva che non era così! Gli consiglio di andare a confessarsi!
Nel frattempo il personale sempre più in difficoltà faceva trapelare che si era “persa” una Oss, operatore socio-sanitario, dipendente di Merate, che era infermiera professionale e aveva partecipato al concorso per infermieri, ma non era stata assunta. Questa dipendente, molto arrabbiata, nel frattempo, ha trovato un posto di lavoro, come infermiera, altrove!
Adesso il “cinema” è rimandato di 10 giorni. Il “giro” messo in piedi è “periglioso e complicato”: si appalta a una cooperativa un reparto a Bellano, si portano 10 infermieri a Lecco e, poi, si mandano a Merate 4 unità di Lecco.
Auguro al dottor Bertoglio di riuscirci!
Risponda, intanto, a questa domanda: perché non si è “utilizzata” l’Oss/infermiera? Forse perché si apriva un problema di mancanza di OSS nel reparto dove lavorava?
Consiglio di spiegare a tutti, a partire dai Sindaci, come stanno gli organici anche di queste figure professionali.
Se mancano come fa ad aprire il punto di osservazione in Pronto Soccorso? Non può utilizzare quelli di P.S. perché, altrimenti, mancano in reparto. Altro problema: se davvero non mette nessun infermiere professionale in questo “reparto nuovo”, esso diventa la mera assegnazione di un letto e non c’è nessuno che “osserva”? Anche questo deve spiegare prima di giugno.
Concludo chiedendole di risparmiarci le solite geremiadi sui processi alle intenzioni di chiudere l’ospedale. Siccome diamo tutti per scontato che non lo può chiudere, lo faccia funzionare!
Quanto sta avvenendo non nasce dal nulla o dalla “volontà di chiudere Merate”. Nasce perché mancano gli infermieri e perché, in vista delle elezioni regionali, bisognava, a tutti i costi, aprire il reparto di Cardiochirurgia al Manzoni. Allora prendi 4 infermieri di Merate e mandali là. Per non dire questa cosa elementare si è inventato che, nella fase di trasloco nel nuovo reparto, bisognava ridurre il numero dei letti. Qualcuno, al Manzoni, capziosamente, mi aveva ammiccato che “tanto non avrebbe reagito nessuno”. Alla mia domanda di chi voleva questa prova di forza si indicava genericamente, ma non tanto, la Direzione Sanitaria Aziendale, intesa in modo collettivo. Io sono stato zitto per vedere, come dice un vecchio proverbio cinese, il cadavere che passava.
Secondo il Direttore generale tutto sarebbe tornato normale. Lo sapeva che non era così! Gli consiglio di andare a confessarsi!
Nel frattempo il personale sempre più in difficoltà faceva trapelare che si era “persa” una Oss, operatore socio-sanitario, dipendente di Merate, che era infermiera professionale e aveva partecipato al concorso per infermieri, ma non era stata assunta. Questa dipendente, molto arrabbiata, nel frattempo, ha trovato un posto di lavoro, come infermiera, altrove!
Adesso il “cinema” è rimandato di 10 giorni. Il “giro” messo in piedi è “periglioso e complicato”: si appalta a una cooperativa un reparto a Bellano, si portano 10 infermieri a Lecco e, poi, si mandano a Merate 4 unità di Lecco.
Auguro al dottor Bertoglio di riuscirci!
Risponda, intanto, a questa domanda: perché non si è “utilizzata” l’Oss/infermiera? Forse perché si apriva un problema di mancanza di OSS nel reparto dove lavorava?
Consiglio di spiegare a tutti, a partire dai Sindaci, come stanno gli organici anche di queste figure professionali.
Se mancano come fa ad aprire il punto di osservazione in Pronto Soccorso? Non può utilizzare quelli di P.S. perché, altrimenti, mancano in reparto. Altro problema: se davvero non mette nessun infermiere professionale in questo “reparto nuovo”, esso diventa la mera assegnazione di un letto e non c’è nessuno che “osserva”? Anche questo deve spiegare prima di giugno.
Concludo chiedendole di risparmiarci le solite geremiadi sui processi alle intenzioni di chiudere l’ospedale. Siccome diamo tutti per scontato che non lo può chiudere, lo faccia funzionare!
Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla persona
di Olgiate Molgora
Assessore ai Servizi alla persona
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