martedì 2 marzo 2010

Ex Oratorio di San Rocco: che farne?


(L'ex Oratorio di San Rocco)

Della sistemazione dell'ex Oratorio di San Rocco se ne parla da anni ma sino ad oggi nessuno è stato in grado di trovare una soluzione. La struttura, realizzata nel 1906, è stata donata nel 1975 dal parroco dell'epoca don Franco Longoni al Comune di Merate, con l'indicazione che diventasse un ossario a raggiera con al centro un altare. Purtroppo il progetto è stato accantonato per la presenza nelle vicinanze di un'attività produttiva, il salumificio "Nava". Non si sarebbe quindi rispettata la fascia di rispetto cimiteriale. Adesso però la macelleria è stata chiusa e forse si potrebbe finalmente sfruttare il vecchio centro parrocchiale giovanile, che rappresenta una delle architetture più tipiche, probabilmente la più caratteristica, della città, trasformata nel frattempo in un deposito e di fatto abbandonata a se stessa. Abbattere l'edificio sarebbe certamente un peccato, anche perchè una perizia che risale agli anni '90 indica che i muri portanti sono solidi e che solamente il tetto è pericolante. Si potrebbe anche considerare di adibire l'area a forno crematorio. La proposta è del nostro capogruppo Giovanni Battista Albani, secondo il quale si potrebbe anche pensare a una sala per il commiato. Alcuni operatori privati del settore delle onoranze funebri si sono già mostrati interessati all'iniziativa e detti disponibili a un investimento. In realtà non si tratta di una novità assoluta, perchè l'hanno avanzata sia dall'ex Assessore al Bilancio Raffaele De Sario che quello ai Lavori pubblici Pier Paolo Arlati. Adesso però sono mutate le condizioni per la chiusura per l'appunto del "Nava". Occorre tuttavia verificare lo stesso la fattibilità del progetto, perchè la legge, che equipara i forni crematori a inceneritori per il trattamento di rifiuti speciali, prevede che questi posti distino almeno 200 metri dalle abitazioni. La distanza può essere ridotta a 50 ma unicamente a determinate condizioni e per motivazioni d'urgenza che a Merate probabilmente non sussistono. L'idea è comunque degna di massima considerazione e di tutti gli approfondimenti del caso, sfruttando anche la concomitanza con la redazione del nuovo Piano di governo del territorio. Ci auguriamo quindi che l'Amministrazione comunale valuti il suggerimento. Se non fosse valida l'ipotesi del forno crematorio potrebbe sempre rimanere possibile quella dell'ampliamento del camposanto esistente. Quello che è certo è che bisogna decidere che fare del vecchio Oratorio per evitare di perdere altri anni inutilmente.

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