mercoledì 27 aprile 2011

Pedemontana ferroviaria: una questione strategica

Si è svolto nella sala consiliare del Comune di Oggiono il Convegno del Partito Democratico sul tema della “Pedemontana Ferroviaria Briantea: Prospettiva di territorio”. Tra i partecipanti amministratori dei comuni interessati dal servizio delle ferrovie Lecco-Molteno-Como, Lecco-Molteno-Monza, Milano-Asso; l’incontro ha visto l’intervento dei rappresentanti delle Camere di Commercio delle due province di Lecco e Como, degli Ordini provinciali degli Architetti, dei comitati dei pendolari.
Ospite speciale, seppure solo mediaticamente con una videointervista realizzata per l’occasione, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo che ha illustrato prospettive e problemi del futuro sviluppo delle ferrovie briantee.
“Una questione strategica, che riguarda direttamente il futuro di questi territori e il modo con cui pensiamo lo sviluppo dei prossimi decenni”: questa la definizione della Pedemontana Ferroviaria Briantea data da Carlo Spreafico, consigliere regionale democratico e promotore dell’incontro. Il tempo, però, si fa stretto: “entro l’inizio dell’estate entreranno in servizio sulla Lecco-Molteno-Milano i nuovi convogli diesel: se il territorio e le amministrazioni che lo rappresentano non danno riscontro agli investimenti compiuti e non manifestano il loro forte interesse per il potenziamento di queste infrastrutture, allora anche il collegamento ferroviario sarà attratto verso sud, come è già accaduto con la Pedemontana autostradale”.
Sulla necessità che dal territorio venga un segnale ha insistito anche l’assessore regionale Cattaneo nel suo messaggio, durante il quale ha ricordato i colloqui in corso con le controparti svizzere per collegare, attraverso il tratto attualmente in costruzione tra Stabio e Arcisate, Lecco, Como e Varese.
Attenzione in sala per la relazione del professor Salvatore Bordonaro, di Ferrovie del Gargano, che ha illustrato la riattivazione della linea Lucera-Foggia; dismessa da un quarantennio, ora trasporta più di seicentomila viaggiatori annui: “Lodevole l’iniziativa di non disperdere il patrimonio costruito con grande fatica dalle generazioni passate. I moderni rotabili ferroviari sono in grado di assecondare la mobilita’ delle persone nel rispetto dell’ambiente e del territorio.”
E’ dall’esempio pugliese che prende spunto il capogruppo PD in Regione Luca Gaffuri: “Dimostra che non sono solo le regioni e le province autonome come Bolzano che possono eseguire interventi come quelli che auspichiamo sulle ferrovie della Brianza. Serve una forte volontà politica; se c’è, è possibile anche individuare le risorse. I risultati che finora sono stati conseguiti, con i nuovi convogli o l’avvio di un ragionamento sul cadenzamento orario tra Como e Lecco, lo dimostrano. Per tale ragione è importante che, accanto ai sindaci, anche le categorie professionali e gli organismi di rappresentanza economica inizino a mostrare il loro interesse.”
Per tale motivo il prossimo passo per sostenere le prospettive della Pedemontana Ferroviaria Briantea, annunciano Gaffuri e Spreafico, sarà l’avvio dei tre comitati provinciali di sostegno del progetto a Como, Monza e Lecco.

1 commento:

  1. Invece che fare giri svizzeri, la cosa più intelligente è ricostruire la VERA Como-Varese ossia rimettere i binari tra Malnate e Grandate. Sfruttando il tronchino di raccordo tra FNM e FS a Camerlata potremmo avere una direttrice Brescia Bergamo Lecco Camerlata Varese Laveno. Grazie alla sosta a Camerlata si permetterà agli utenti se entrare in Como con FS o con FNM e di sfruttare quelle tratte anche in direzione Milano. Questa è la vera Pedemontana Briantea. Varese Como, ai tempi, si faceva in mezzora.

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