martedì 16 febbraio 2010

Inquinamento: tante parole pochi fatti

Ieri, lunedì 15 febbraio, è cominciata la sperimentazione dell’utilizzo di un prodotto che dovrebbe consentire di diminuire le concentrazioni delle Pm10. Si tratta di una sostanza, non tossica, né nociva che viene nebulizzata sulle principali arterie di Merate e dovrebbe favorire i processi di degradazione delle molecole inquinanti. Per via biochimica permetterebbe il fissaggio dello smog al suolo. Noi siamo molto scettici sui risultati. Infatti anche ieri le polveri sottili hanno raggiunto i 91 microgrammi per metrocubo d’aria quasi il doppio dei 50  µg/m3 massimi. al di sopra dei quali scatta la soglia di allarme. Risulterà poi difficile stabilire con esattezza i reali benefici perché la centralina Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambiente, ubicata all’incrocio tra viale Giuseppe Verdi e la Strada provinciale 342 dir ex Ss 36, rileva le saturazioni di Pm 10 per tutto il distretto. Quando è stata posizionata una centralina mobile in altri punti infatti i valori segnalati non si sono discostati di molto da quelli elaborati dall’apparecchiatura fissa. Dove il prodotto, denominato “geodi”, è già stato usato poi non sono stati riscontrati risultati apprezzabili. Riconosciamo però lo sforzo e il tentativo effettuato dall’Assessore all’Ecologia Massimiliano Vivenzio, sebbene riteniamo che la situazione debba essere presa di petto e con provvedimenti strutturali più efficaci. Ad esempio sarebbe utile cominciare ad applicare le prescrizioni del Piano generale del traffico urbano che dovrebbe consentire una fluidificazione della circolazione. Bisognerebbe anche verificare il rispetto delle ordinanze contro l’inquinamento.

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