lunedì 20 dicembre 2010

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

Sul Giornale di Merate di martedì scorso a pagina 3 è riportato un interessante articolo secondo il quale i proprietari dell’ex salumificio "Nava" o delle aree del cannocchiale del Parco Belgiojoso si sarebbero rivolti a un famoso architetto per stilare i progetti di edificazione su quei lotti. L’Assessore all’Urbanistica Andrea Valli sostiene di non saperne nulla, ma aggiunge: “So che lì sorgeranno alcuni nuovi appartamenti: probabilmente saranno circa una trentina anche perché la volumetria non è particolarmente elevata… Voglio comunque rassicurare la cittadinanza che nel parco vero e proprio, trattandosi di area verde vincolata, non andremo a mettere mano in nessun modo dal punto di vista urbanistico”.
Per prima cosa trenta appartamenti non sembrano quisquiglie, Ma i numeri in gioco sono molto più alti, lo dicono i documenti. L' Area di Completamento (AC) 3 quella del Cannocchiale del Belgiojoso lungo via Antonio Baslini prevede la trasformazione da verde ad edificabile di un comparto attiguo al viale alberato e considerabile un naturale ampliamento del Parco Belgiojoso L'intervento è censurabile anche per la consistenza con la previsione solo qui di circa 30 appartamenti. La superficie è di 37.500 mq, la superficie lorda di pavimentazione di 3.600, per un‘altezza di 7,5 mt, una volumetria di 10.800 mc in grado di accogliere 72 nuovi abitanti teorici. L' AC4 , quello dell’ex salumificio "Nava" sempre lungo via A. Baslini trasforma invece un insediamento artigianale dismesso in residenziale. Si parla di una ventina di appartamenti su una superficie di 9.200 mq, una slp di 2.500, l‘altezza sempre di 7,5 mt e di una volumetria di 7.500 mc per altri 50 abitanti teorici. Le unità abitative in tutto sono pertanto una cinquantina, non una trentina, una bella differenza e 120 possibili abitanti in più su una popolazione di nemmeno 15.000 persone non sono pochi.
Ma a parte questo stupisce che l’Assessore all’Urbanistica dia per scontati gli interventi quando il PGT non è stato nemmeno adottato. Come fa ad essere certo di quello che succederà? Sarebbe bene che prima parlasse dell’argomento nell’apposita Commissione invece di discuterne con tutti meno che con i Consiglieri Comunali con cui dovrebbe confrontarsi. Lui si giustifica spiegando che il Presidente della Commissione J.P.T, il Consigliere di Maggioranza John Patrick Tomalino, a non volere convocare la Commissione. J.P.T. dice però che è colpa dell’Assessore e del Sindaco Andrea Robbiani che non vogliono coinvolgere le Minoranze. Che si accordino almeno tra loro e soprattutto, magari per scaramanzia, si ricordino di “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.


Marco Airoldi

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