Un fenomeno in preoccupante e grave aumento che richiede interventi immediati: la violenza sulle donne, che troppo spesso sfocia in omicidio, potrebbe avere nell’ospedale di Lecco una sorta di progetto pilota per la Lombardia, ma la sua realizzazione e i fondi promessi dalla Regione non sono ancora partiti. Chiede delucidazioni sulla questione Carlo Spreafico, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, attraverso un’interrogazione a risposta scritta depositata in questi giorni.
Nel documento Spreafico ricorda che “lo scorso febbraio l’assessore alla Famiglia e solidarietà sociale Giulio Boscagli aveva annunciato alla stampa che Regione Lombardia aveva aderito al progetto antistalking (clicca sul testo in grassetto per leggere un intervento precedente) delle Asl di Lecco e di Milano con un contributo di 160.000 euro, rispetto al costo totale del progetto di 240.000. Il progetto prevedeva l’attivazione, presso l’Ospedale di Lecco e l’Ospedale Niguarda di Milano, di un servizio di assistenza alle vittime, aperto dalle 9 alle 17 (da lunedì a venerdì), sul piano medico, legale, psicologico e assistenziale, oltre che un servizio di supporto telefonico e consulenziale fornito da Telefono Donna”.
Dopo di che, non ci sono state più novità. Per questo Spreafico interroga Giunta e assessore per sapere “se il progetto pilota degli ospedali di Lecco e Niguarda sia stato attivato e, in caso affermativo, con quali modalità e quali tempistiche; con quali criteri sono stati individuati i soggetti realizzatori del progetto in oggetto; se intendono attivarsi affinché, anche in Lombardia, i diversi servizi ed interventi volti a combattere il fenomeno della violenza contro le donne, vengano messi in rete e resi ancora più efficaci attraverso un sostegno regionale normativo e finanziario”.
Nel documento Spreafico ricorda che “lo scorso febbraio l’assessore alla Famiglia e solidarietà sociale Giulio Boscagli aveva annunciato alla stampa che Regione Lombardia aveva aderito al progetto antistalking (clicca sul testo in grassetto per leggere un intervento precedente) delle Asl di Lecco e di Milano con un contributo di 160.000 euro, rispetto al costo totale del progetto di 240.000. Il progetto prevedeva l’attivazione, presso l’Ospedale di Lecco e l’Ospedale Niguarda di Milano, di un servizio di assistenza alle vittime, aperto dalle 9 alle 17 (da lunedì a venerdì), sul piano medico, legale, psicologico e assistenziale, oltre che un servizio di supporto telefonico e consulenziale fornito da Telefono Donna”.
Dopo di che, non ci sono state più novità. Per questo Spreafico interroga Giunta e assessore per sapere “se il progetto pilota degli ospedali di Lecco e Niguarda sia stato attivato e, in caso affermativo, con quali modalità e quali tempistiche; con quali criteri sono stati individuati i soggetti realizzatori del progetto in oggetto; se intendono attivarsi affinché, anche in Lombardia, i diversi servizi ed interventi volti a combattere il fenomeno della violenza contro le donne, vengano messi in rete e resi ancora più efficaci attraverso un sostegno regionale normativo e finanziario”.
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