giovedì 4 febbraio 2010

La lettera del Direttore generale dell'Azienda ospedaliera ai Sindaci

Pubblichiamo, pensiamo in anteprima, la lettera che il dottor Ambrogio Bertoglio ha scritto al dottor Felice Baio, assessore ai Servizi alla persona di Brivio, ma soprattutto Presidente dell'Assemblea distrettuale dei Sindaci del Merate. La missiva è stata inviata e letta prima che i Sindaci, riunitisi l'altra sera per discutere della situazione, stilassero il loro documento con la richiesta dell'istituzione di un tavolo di confronto con Regione, Azienda ospedaliera e Comuni per decidere assieme delle strategia riguardanti il nostro ospedale. Emblematico è, a nostro avviso, la seconda parte del documento, quella che segue le solite rassicurazioni sul futuro del San Leopoldo Mandic. Ecco comunque il testo integrale.

Al Presidente
dell'Assemblea Distrettuale di Merate
Dr. Felice Baio

Pubblicamente ho preso un impegno: "questa Azienda vuole far crescere l'Ospedale di Merate". Questa è la mia posizione: se avessi cambiato idea, L'avrei informata. Pertanto la politica di questa Azienda è - e continua ad essere - il potenziamento del Presidio Ospedaliero Meratese. Altro discorso è la modalità tecnica, contingente con cui governare il quotidiano dell'Ospedale.
Fatta questa doverosa premessa veniamo al punto.
Siamo alla vigilia dell'approntamento dei due piani (2° e 3°) del Padiglione Villa, totalmente ristrutturati. Dobbiamo preparare il trasloco. Ho parlato con gli Operatori e ho constatato una certa stanchezza tra gli infermieri. Abbiamo bisogno - in vista del trasloco - di chiedere agli operatori una serie aggiuntiva di compiti da svolgere per abitare i nuovi spazi: gli allestimenti, la scrittura delle procedure d'emergenza (adattate ai nuovi spazi), le prove dì evacuazione, l'apprendimento dei nuovi dispositivi elettrici, di chiamata, la predisposizione dei percorsi, le collocazioni dei carrelli d'emergenza . Non ci sarebbe stata la possibilità di rispondere a questi compiti necessari, sotto la pressione lavorativa attuale. Abbiamo quindi pensato al "sollievo" temporaneo, tattico potrei dire - per sgravare - in quota parte - le spalle degli infermieri di un peso assistenziale e poter loro chiedere, invece, la fatica d'affrontare il trasloco. Trasloco che avverrà in 2 fasi:
  • con il 13 marzo p.v. 1' approntamento completo della struttura, comprensiva dei mobili e letti (elettrici!) nuovi;
  • con il 12 aprile p.v. il trasloco che comporterà lo spostamento solo dei pazienti e delle apparecchiature elettromedicali in quanto nulla degli arredamenti vecchi verrà portato nel nuovo Reparto.
Nel frattempo tra il 13.3 e il 12.4 si provvedere all'accreditamento con le visite ispettive e la verifica delle certificazioni e dei collaudi da parte dei tecnici della ASL. Al termine dell'operazione ci troveremo con 72 posti letto attivi, un OH oncologico nuovo e una endoscopia nuova. Per questa ultima è in atto una gara per l'acquisizione di 3 colonne endoscopiche (valore 300.000 Euro). Nel corso di queste operazioni vogliamo aprire anche una prima parte dell'Osservazione breve al Pronto soccorso, trovando il personale necessario e attivando la formazione necessaria. Lo ripeto: quanto abbiamo deciso è una temporanea azione necessaria per fare senza affaruio e rischio i! trasloco. A trasferimento effettuato ritorniamo all'assetto di partenza.
Nel frattempo ho ottenuto dal Direttore Generale Sanità l'assicurazione che l'Ospedale sarà dotato dei circa 3 milioni di Euro necessari per attivare le 6 nuove sale operatorie. Ricordo che 8 anni fa ai tempi della progettazione del cantiere che, oggi stiamo completando, per le attrezzature delle sale operatorie erano stati previsti solo 600.000 Euro (perché si era immaginato, allora, di utilizzare gran parte delle attrezzature esistenti). Ora, a distanza di anni, sarebbe un atteggiamento imprevidente e "corto" mantenere tale intenzione. E' nostra volontà non portare niente delle vecchie attrezzature nelle nuove sale, ma invece comprare tutto nuovo (lampade scialitiche, letti operatori, monitor, respiratori....ecc.).
Contestualmente alle Sale Operatorie verrà, inoltre, aperta la nuova rianimazione che potrà attivare altri 2 posti letto aggiuntivi ai 6 già presenti.
Desidero inoltre informarla che la gara per l'aggiudicazione del 2° lotto di lavori (6 milioni di Euro) per il completamento della ristrutturazione dell'Ospedale di Merate va avanti: entro la fine di febbraio avremo certamente aggiudicato anche questi lavori.
Di fronte a questi fatti mi sembra indiscutibile l'affermazione da cui sono partito: la volontà di potenziare l'Ospedale di Merate. E' avvilente dover fare i conti con persone in mala fede che, strumentalizzando puri passaggi tecnici e provvedimenti gestionali temporanei continuano - facendo finta di volere il bene dell'Ospedale - a gettare fango sull'opera di tanti Professionisti che vogliono davvero far crescere l'ospedale . Io chiedo di essere giudicato sui risultati, su dati oggettivi che descrivono l'andamento dell'Ospedale nel suo complesso; non posso essere messo sotto processo in ogni singolo passaggio gestionale, funzionale - e questa è la mia responsabilità manageriale - ad ottenere il miglior risultato possibile. Le imboscate non sono segno di amicizia e di una volontà positiva tesa alla costruzione ma, al contrario, finiscono per seminare sospetti, dubbi, e aumentando le resistenze al cambiamento, e giustificando coloro che non stanno giocando del tutto i loro talenti. Sappiamo bene come è andata a finire quella storia in cui si continuava a gridare "al lupo, al lupo". Io sono in una posizione responsabile, seria, voglio dare le ragioni e lavorare perché gli ospedali della nostra Azienda crescano. Disponibile ad essere giudicato sul risultato, ma libero di poter gestire il quotidiano, senza ricatti ed indebite intromissioni.
A proposito: il nome "Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco" è passato in Giunta Regionale. La prossima tappa sarà il Consiglio Regionale. Quindi cambiamo il nome: una promessa mantenuta.

Il Direttore generale
Dr. Ambrogio Bertoglio

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