domenica 12 giugno 2011

I costi dei referendum: andiamo a votare, non buttiamo via altri soldi

A Merate per pagare presidenti di sezione, scrutatori e segretari per i quattro referendum spendiamo 14.000 euro. Poi ci sono gli straordinari dei dipendenti municipali: funzionari dell'Ufficio Elettorale, della Segreteria e dell'Ufficio Tecnico, gli agenti della Polizia Locale che ritirano i fonogrammi, i messi notifcatori che portano le schede in Prefettura a Lecco, gli operai che allestiscono e smontano i seggi, chi deve tenere aperto il municipio... Bisogna considerare anche i carabinieri, due per ognuno degli otto edifici sede di seggio che fanno in tutto sedici persone da accompagnare, far mangiare, alloggiare, organizzare, che prendono l'indennità di trasferta. E il materiale di cancelleria, i manifesti di convocazione, le spese di elettricità... Facendo i conti della serva a stare bassi, ma proprio bassi, si arriva a 30.000 euri, cioè a 2 euro per ogni cittadino per due giorni di consultazioni, appena nati e morituri compresi. Da noi non ci sono state imminenti elezioni, ma in molte altre località d'Italia si sono svolte le tornate per scegliere i nuovi Sindaci e i Presidenti di Provincia con relativi Consigli. E' stato calcolato che se si fossero accorpati referendum e elezioni amministrative si sarebbero risparmiati 300.000.000, trecentomilioni!!! di euro. Non averlo fatto è stato uno scandalo. Per non sperperare altri soldi pubblici cerchiamo almeno di raggiungere il quorum e di andare a votare.

R.I.

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