mercoledì 11 maggio 2011

Gli stranieri poveri non hanno diritto di cittadinanza nei paesi governati dalla Lega

Pubblichiamo un'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Lucia Codurelli circa un direttiva emessa dal Sindaco leghista di Missaglia Rosagnese Casiraghi in base al quale gli extracounitari per ottenere la residenza devono presentare la dichiarazione dei redditi. Se sei povero, non lavori, non hai reddito non hai diritto di cittadinanza

Interrogazione a risposta in Commissione
Circolare, emessa dal sindaco di Missaglia (Lecco),
che prevede l'esibizione della dichiarazione dei redditi
per tutti i cittadini extracomunitari
Al Ministro dell'interno

premesso che:
  • il sindaco del comune di Missaglia (Lecco), Rosagnese Casiraghi, ha emanato una circolare che prevede l'esibizione della dichiarazione dei redditi per tutti i cittadini extracomunitari che intendono presentare domanda di residenza nel suddetto comune;
  • la circolare indirizzata all'ufficio anagrafe, afferma che «anche per i cittadini extracomunitari venga richiesta la copertura assicurativa o tessera sanitaria oltre alla verifica dei redditi»;
  • la dichiarazione di redditi rappresenta un elemento aggiuntivo che non sarebbe necessario e che risulta fortemente discriminatorio;
  • sempre in Lombardia si sono verificati episodi simili in altri comuni, che però grazie agli interventi dei prefetti hanno costretto i sindaci a cancellare tali provvedimenti
per sapere
  • se sia a conoscenza della situazione esposta in premessa, se non reputi il provvedimento succitato in contrasto con la costituzione, discriminatorio e contrario ai diritti civili dell'individuo e cosa intenda fare in proposito.

5 commenti:

  1. non ci trovo niente di assurdo, vivo negli USA, sono italiano e non ho la cittadinanza americana nonostante io viva e lavori qui perchè il mio non è un reddito''costante'' e fisso. e allora? ????

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  2. Si tratta di residenza, non di cittadinanza nel senso specifico del termine. Ci scusi per il titolo forviante del testo, specie se non si legge tutta l'interrogazione.

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  3. Un conto è la residenza. Altro discorso per la cittadinanza: io imporrei il dovere di conoscere la lingua italiana (tutti i componenti della famiglia, mogli inclusi, spesso segregate in casa) soprattutto per i ragazzi che vengono inseriti nelle classi in funzione della loro età a prescindere da qualsiasi loro conoscenza pregressa. Inoltre aggiungerei anche un bel esame sulla nostra Costituzione.

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  4. A parte la mia innegabile ignoranza costituzionale (e non unica), il mio intervento, peraltro inerente alla questione della CITTADINANZA e non della residenza (che sono ovviamente due cose ben diverse e per cui vi pregherei di modificare il titolo del post) era volto a evidenziare alcune problematiche che nella nostra società civile a volte emergono: la non conoscenza della lingua italiana (anche il solo semplice parlare che sta alla base di una banale comunicazione verbale) impediscono la reale integrazione tra comunità diverse. Nello specifico non sono rari i casi di immigrati regolari che non permettono alle proprie consorti di avere una vita sociale minima. Questo comporta un'ulteriore isolamento dal resto della società e, nel contesto familiare, impedisce anche una corretta fruizione della nostra lingua,
    non aiutando, certamente, i loro figli a un migliore inserimento all'interno della scuola. La conoscenza della nostra Costituzione dovrebbe far emergere quei valori fondamentali dell'Uomo che sono stati alla base di tante lotte durante i secoli nella nostra cara Europa. L'oppressione, la discriminazione, il diritto delle donne… La nostra Costituzione viene definita una delle più avanzate di tutto il pianeta (assieme, mi pare, a quella giapponese) e sarebbe, secondo me, necessario che ogni Cittadino, o persona che chiede la CITTADINANZA, ne conosca e ne CONDIVIDA il contenuto. Che sia nato/a o meno in questo Paese.
    Non mi sembrano proposte oscene o perlomeno se ne potrebbe anche parlare serenamente senza ideologismi (tanto cari a noi italiani).

    Per quanto riguarda invece il post concordo che per la RESIDENZA sia assurdo chiedere la dichiarazione dei redditi.

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  5. Se per ottenere la residenza si dovesse conoscere la Costituzione e superare un esame di lingua italiana probabilmente gli italiani sarebbero i primi a doversene andare via dall'Italia. Anche lei e motlti di noi dovrebbero andarsene perchè non conosciamo la nostra Magna Carta ed i prinicipi ispiratori

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