venerdì 11 giugno 2010

Per un piatto di lenticchie svende il verde padano

Aveano promesso opzione zero, avevano promesso. Ma costruire nel cannocchiale del Belgiojoso, a Cassina Fra' Martino, vicino ai parchi delle ville storiche... non è opzione zero. Trasformare un polo produttivo in residenziale non è opzione zero. Prevedeve un centro commerciale al posto di una fabbrica portando altro traffico sulla statale non è opzione zero. Distruggere il verde privato dicendo che tanto non serve a nessuno non è opzione zero. Barattare terreni tra immobiliari e pubblico non è opzione.
Zero sono i propositi mantenuti. Lo sforzo dell'assessore all'Urbanistica Andrea Valli di rintuzzare gli assalti dei palazzinari pidielciellini è encomiabile. Anche le barricate erette dal Consigliere di Maggioranza Massimo Adobati con gli altri leghisti sono da lodare. Ma non basta. Un metro cubo di cemento in più è un metro cubo di cemento in più e cancella l'opzione zero sbandierata durante i cinque anni di opposizione da Andrea Robbiani e la successiva campagna elettorale. Prima di costruire ancora, di proseguire nella distruzione del territiorio, di procedere nell'espansione, bisogna sapere quante abitazioni sono vuote e quanti capannoni inutilizzati, e dove sono, e perchè e se si possono utilizzare prima questi e per cosa.
Ma ci sono in ballo le poltrone, che sono più importanti degli ideali. Dice sempre che ci ha smenato un sacco di soldi: allora vediamo se per prestare fede ai patti con i cittadini è disposto a lasciare il posto e mandare tutti a casa. Tre mila euro lordi al mese però sono meglio che niente specialmente se garantiti. Ma se Isacco ha venduto la primogenitura per un piatto di lenticchie, chissà cosa è disposto a fare qualcuno per una cadrega comoda e sicura che magari serve da trampolino verso lidi più interessanti e remunerativi.

Big

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