Il treno delle 18.20 Milano-Tirano di questa sera, 24 ottobre 2011, aveva la metà delle carrozze, ovvero quattro degli otto vagoni, spente e, teoricamente, fuori servizio. Solo che quel treno è fondamentale per il ritorno a casa di circa 1000 pendolari e quindi i pendolari sono saliti - evidentemente perchè alcune porte si sono aperte - sulle carrozze chiuse.
Il capotreno, invocando non meglio precisate "norme di sicurezza", ha detto che il treno non poteva partire se non venivano sgomberate le carrozze spente. Facile a dirsi, in quanto le centinaia di persone salite non ne avevano la minima intenzione. Succede infatti frequentemente che delle carrozze viaggino con le luci spente e/o le porte chiuse, dato il precario stato di manutenzione del materiale viaggiante. Se così non fosse, i livelli di affollamento già da svenimento sarebbero, sulle tratte più frequentate, assai peggiori.
Visto che i pendolari non volevano scendere, Trenord ha deciso di chiamare un plotone di poliziotti (pare una decina) per far sgombrare i pendolari dai vagoni. Inutile dire che le centinaia di persone scese sono poi dovute salire sul treno successivo, il quale ha viaggiato, questo sì, in condizoni accertate di insicurezza, in quanto c'erano persone anche negli intercomunicanti. Per la cronaca, il treno è poi partito con 30 minuti di ritardo, con sole quattro carrozze funzionanti.
Veramente viene da domandarsi se non sia iniziata una nuova stagione in cui chi dovrebbe essere al servizio dei cittadini si arroga invece il diritto, mostrando i muscoli con la forza pubblica, di fare quello che vuole. Altro che la tanto sbandierata "attenzione al cliente", di questo passo presto per prendere il treno ed esercitare il nostro diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio ci troveremo a dover affrontare manganelli e lacrimogeni.
Attendiamo risposte precise e concrete dalla Regione Lombardia, "regolatore" dei servizi ferroviari, con una indagine trasparente su quanto è accaduto, l'erogazione di sanzioni significative per il mancato rispetto del Contratto di Servizio da parte del Gestore e la punizione dei responsabili che hanno messo in servizio un treno che non poteva viaggiare per evidenti carenze nella manutenzione.
Anche perchè quest'anno abbiamo subito il 25% di aumenti di biglietti ed abbonamenti, giustificati con la necessità di assicurare le risorse per migliorare la qualità del servizio ferroviario. Se questa la chiamiamo qualità...
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