Prima del Consiglio Comunale di venerdì 30 settembre abbiamo consegnato le borse di studio agli studenti meritevoli dello scorso anno scolastico, dalle Medie all'Università. Abbiamo voluto dire grazie agli studenti per gli ottimi risultati ottenuti. Se infatti compito di una Pubblica Amministrazione è contribuire a mettere tutti sulla stessa linea di partenza rimuovendo - come dice la nostra Costituzione all'art 3 - gli ostacoli di ogni tipo (economici, di sesso, di ceto sociale, di fede religiosa, ecc.) che possono ostacolare il libero sviluppo di ogni persona è anche importante poi riconoscere e promuovere il merito. All'articolo 34 la carta Costituzionale recita infatti "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso". Se c'è riconoscimento del merito la società è dinamica ed ha futuro.
Abbiamo voluto leggere due brani agli studenti.
Il primo è di Piero Calamandrei ed è datato 1950, ma è quanto mai attuale: "La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in Parlamento e discute e parla (e magari urla) che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall'afflusso verso l'alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie. Ogni classe, ogni categoria deve avere la possibilità di liberare verso l'alto i suoi elementi migliori, perché ciascuno di essi possa temporaneamente, transitoriamente, per quel breve istante di vita che la sorte concede a ciascuno di noi, contribuire a portare il suo lavoro, le sue migliori qualità personali al progresso della società...".
Il secondo è più recente, risale alla laurea honoris causa conferita a Steve Jobs dall'Università di Stanford. In quell'occasione Jobs pronuncio le famose parole “Stay hungry, stay foolish” (Restate affamati, restate folli) e incitò in questo modo gli studenti: “Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario”.
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