sabato 30 luglio 2011

In difesa del ruolo del Comuni nei Parchi e nelle Aree protette

Ecco l’Ordine del Giorno presentato lo scorso lunedì e discusso ieri in Consiglio Comunale a Osnago per la difesa del ruolo dei Comuni nei Parchi e nelle Aree Protette lombarde. La nuova Legge Regionale sui Parchi è stata approvata. Il Coordinamento associazioni parchi lombardi ha sollevato nei mesi scorsi quattro questioni rispetto al progetto di legge regionale sui parchi. Due di queste questioni hanno trovato sostanziale accoglimento nella delibera approvata ieri dal Consiglio Regionale.
  • Una corregge la possibilità di estendere le deroghe per la realizzazione di opere pubbliche (oggi prevista solo per le opere comprese nella legislazione nazionale) anche a quelle inserite nella programmazione regionale.
  • L’altra correzione si riferisce alla possibilità di manomettere i confini dei parchi. Secondo il progetto di legge presentato originariamente, gli ambiti urbanizzati o produttivi interni ai parchi avrebbero potuto essere tolti dai parchi e rimesse sul mercato, col risultato di dare mano libera a nuove cementificazioni.
Restano però altri due punti sui quali permane un dissenso
  • Il primo riguarda la volontà della Regione Lombardia di procedere allo scioglimento dei consorzi per dar luogo a non meglio precisati Enti Pubblici. In verità i consorzi dei parchi sono già enti pubblici (sono enti pubblici territoriali) e, secondo anche autorevoli giuristi, non dovrebbero essere sottoposti ad alcun scioglimento.
  • L’ultima questione concerne la nomina di rappresentanti regionali nei Consigli di Gestione dei parchi perché la Regione toglie spazio ai comuni e invade un ambito, quello amministrativo, che non è di sua competenza.
Con questo OdG intendiamo sollecitare la Regione – visto che esiste un impegno approvato in Consiglio Regionale di rivedere la normativa nel giro di sei mesi – a correggere i punti critici nell’ottica di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio che può partire dalle esperienze già acquisite nei Parchi e di mantenere un forte controllo dei Comuni sui Parchi.

Paolo Strina
Sindaco di Osnago

ORDINE DEL GIORNO
PER LA DIFESA DEL RUOLO DEI COMUNI NEI PARCHI
E NELLE AREE PROTETTE LOMBARDE

IL CONSIGLIO COMUNALE
premesso
  • che le aree protette, nello scenario globale, sono l’elemento fondamentale per la conservazione della biodiversità e per uno sviluppo sostenibile dei territori
  • che le competenze e le esperienze maturate nella gestione dei parchi potrebbero guidare approcci innovativi con il coinvolgimento permanente delle comunità locali per passare dalla semplice tutela a modelli di sviluppo del territorio più sostenibili nel lungo periodo
considerato
  • che l’attuale “modello lombardo” dei parchi istituito con la L.R. n. 86 del 1983, ha saputo fino ad oggi fare storia a livello nazionale e anche sovranazionale, grazie anche al ruolo fondamentale da sempre riconosciuto ai Comuni, veri protagonisti della governance territoriale locale
  • che il cosiddetto “modello lombardo” ha quindi anticipato le ragioni federaliste, sviluppando il principio di sussidiarietà su cui si basano la Costituzione Italiana, lo Statuto Lombardo e le politiche regionali
  • che il 70% delle risorse economiche dei parchi lombardi deriva dalla contribuzione degli Enti Locali che ne fanno parte e che in essi si riconoscono
vista
  • la deliberazione n. 54 del 28 settembre 2010 “Ordine del giorno concernente il Programma Regionale di Sviluppo della IX Legislatura: Centralità dei Comuni nella governance dei Parchi Lombardi” con cui il Consiglio Regionale della Lombardia all’unanimità impegnava la Giunta Regionale a: riconoscere, nel compimento dell’azione di semplificazione e riordino normativo a livello regionale in richiamo al Piano Regionale di Sviluppo, la centralità dei Comuni nella governance dei parchi lombardi, coerentemente con la legislazione statale di principio, promuovendone il protagonismo ed assicurando loro un ruolo determinante e non minoritario; garantire, a tutela del territorio, la salvaguardia della consistenza attuale delle aree protette lombarde ed il mantenimento del compito di pianificazione territoriale e paesaggistica delle aree in esso contenute
  • la discussione del Progetto di Legge di modifica della legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e la decisione di discutere e approvare in tempi rapidi (grazie alla rinuncia ad ogni forma di ostruzionismo da parte delle minoranze ed al contingentamento dei tempi di discussione) il prossimo 28 luglio 2011 le modifiche alla Legge allo scopo di ottemperare quanto disposto dalla Finanziaria 2010, vale a dire la soppressione dei Consorzi di Gestione entro il 31 dicembre di quest’anno
  • l’impegno condiviso a rivedere nel giro di sei mesi la Legge al fine di migliorarne i punti critici
CHIEDE
  • che venga mantenuto un ruolo forte e decisivo dei Comuni nella gestione delle aree protette e nelle decisioni che riguardano i propri territori, modificando in questo senso il Progetto di Legge in esame
  • la rinuncia all’idea di centralismo regionale nella gestione delle aree protette riconoscendo invece un rafforzamento del ruolo di Comuni e Province, in una vera strategia di sussidiarietà
  • che nella revisione della Legge vengano considerati come prioritari la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio che può partire dalle esperienze già acquisite nei Parchi
  • che la definizione di aree protette non segni un netto distacco tra la gestione del territorio all’interno dei Parchi e quello all’esterno, in particolare studiando la possibilità di una gradualità della tutela nelle zone immediatamente esterne ai Parchi
  • che venga promosso il collegamento tra le diverse aree protette mediante corridoi ecologici, di cui un esempio potrebbe essere nella nostra zona l’istituzione del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del San Genesio, area verde che consentirebbe la saldatura del Parco del Curone con il Parco del Monte Barro e con il Parco Adda Nord
IMPEGNA
Il Sindaco ad inviare copia dell’ordine del giorno al Presidente del Consiglio Regionale, al Presidente di
Regione Lombardia, al Presidente della VIII Commissione e a Capigruppo Consiliari in Regione.

1 commento:

  1. Quanto scrive il sindaco Strina conferma alcune mie perplessità in merito alla legge approvata giovedì scorso in Regione e contro la quale hanno votato Italia dei valori e Sel mentre il Pd si è astenuto.Mi auguro che altri Comuni seguano l'esempio di Osnago, approvando un analogo Ordine del giorno. Mi auguro altresì che amministrazioni locali, partiti e associazioni ambientaliste mantengano alta l'attenzione perché la partita, come ben sottolinea Strina, è tutt'altro che chiusa.

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