martedì 26 luglio 2011

Riqualificazione anzichè espansione

Oltre 1200 cittadini di S. Lazzaro (BO) hanno sottoscritto una proposta di delibera, da sottoporre al locale Consiglio Comunale così come previsto dal relativo Statuto, che chiede di limitare gli interventi del Piano Operativo Comunale, attualmente in formazione, alle sole aree di riqualificazione urbana, escludendo così che si continuino a cementificare le esistenti aree agricole e verdi.
Quanto sopra a tutela delle risorse non solo ambientali come Terra, Acqua e Aria, ma anche di tipo economico, visto che è ancora da verificare se la città in continua espansione “sia un soggetto economico in equilibrio o sia fonte di costi che graveranno in modo insostenibile nel lungo periodo, per i servizi che implicano, i trasporti, le opere di urbanizzazione” (come scriveva Edmondo Berselli in un suo articolo del 2008 ripreso nella relazione presentata).
A sostegno delle loro richieste, nella relazione illustrativa, i presentatori richiamano significativi interventi, che vanno da quello del fondatore del movimento “Slow food” e “Terra madre” (che il 18 gennaio 2011 lanciò proprio un appello per stimolare una raccolta di firme, addirittura a livello nazionale) ad un intervento di Romano Prodi sul quotidiano “Il Messaggero”, in cui richiedeva una “vera difesa del territorio”, passando da quello del citato Berselli fino a quello dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi (che, in un suo intervento del 2003, sottolineava come tra i principi fondamentali della nostra Costituzione fosse stata inserita la tutela del paesaggio), per chiudere infine con un preciso richiamo ad un recentissimo libro di Salvatore Settis dal titolo emblematico “Paesaggio Costituzione cemento”.
A chi accusa i sostenitori di questa iniziativa di essere portavoci di interessi minori, di voler fermare l’economia e di voler bloccare la realizzazione di case per le classi sociali sfavorite, i sottoscittori della delibera rispondono che le possibilità di intervento alternative (se ritenute veramente necessarie) sono molteplici, attuabili in prevalenza attraverso il recupero del patrimonio edilizio già esistente, costituito attualmente da capannoni ed edifici obsoleti, che non solo ha urgenti necessità di intervento dal punto di vista strutturale ma che, se ottimizzato, potrebbe apportare addirittura notevoli miglioramenti per i singoli e per la comunità anche a livello di rendimento energetico (che, visto l’attuale diminuzione delle risorse, è sempre di più indispensabile).
Si parla tanto e spesso di riqualificazione urbana; sarebbe quindi bene che la si cominciasse a mettere in pratica veramente, risparmiando l’oramai esiguo patrimonio costituito dai nostri pregiatissimi terreni agricoli, preservando il territorio e le superfici permeabili (fonte di ricarica delle falde freatiche), contenendo il fenomeno del progressivo abbandono (e conseguente degrado) dei centri già urbanizzati, riducendo la frammentazione dei tessuti urbani, riducendo il traffico pendolare a breve raggio e le conseguenti immissioni inquinanti, ottimizzando e potenziando le capacità di infrastrutture e servizi esistenti (anziché crearne altre decentralizzate) e bloccando la devastazione dei paesaggi architettonici e naturalistici.
Questa delibera si pone pertanto l’obiettivo di richiedere all’organo competente in materia (Consiglio Comunale) una coraggiosa ma costruttiva scelta di condivisione e di attuazione di tali principi in vista delle imminenti decisioni relative al POC in via di adozione.

Massimo Bertuzzi
Consigliere Comunale di S. Lazzaro di Savena

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