In questi giorni alcune migliaia di famiglie italiane stanno ricevendo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, una contestazione di “indebita riscossione” del Bonus Bebè previsto dalla Legge 266 -2005, per i figli nati negli anni 2005 e 2006.
In tali lettere si chiede la restituzione della “somma illecitamente riscossa” (bonus bebè) relativa all’importo di Euro 1000,00, oltre alla comminazione della “sanzione amministrativa” in misura ridotta di euro 3.000,00 per ogni bonus Bebè riscosso illecitamente a seguito dell’accertamento della falsa autocertificazione ai sensi dell’art. 316 terc.p.”
Vogliamo anche ricordare che tale Bonus bebè, fù anticipato da una lettera augurale e propagandistica, con tanto di felicitazioni per il nuovo arrivo ed un grosso bacio a firma di Silvio Berlusconi.
I requisiti reddituali per usufruire del Bonus, parlavano genericamente di reddito di € 50.000,00 senza precisare se si trattava di reddito netto o lordo e ciò può avere indotto in errore molti richiedenti.
Si tratta nella grandissima maggioranza di discostamenti minimi rispetto al limite di reddito indicato.
Evidenziamo l’abnormità delle eventuali conseguenze di natura penale e amministrativa, palesate nella stessa, contro le famiglie che avrebbero truffato lo Stato, senza invece considerare un mero errore determinato dalla scarsa chiarezza della normativa e delle informazioni ricevute.
La Federconsumatori ritiene pertanto indispensabile un intervento chiarificatore del Governo per evitare alle famiglie interessate, un ingiusto pregiudizio personale e patrimoniale con l’obbligo ad una assistenza di un legale.
La nostra Associazione di Lecco è attivata per prestare la necessaria assistenza a tutte le famiglie che riterranno utile un’azione convergente.
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