giovedì 30 giugno 2011

Una Provincia (in)utile

Lunedì a palazzo, al grido dello slogan “una Provincia utile” utilizzato durante la campagna elettorale che ha visto Daniele Nava vittorioso, sono stati inaugurati in pompa magna i “nuovi uffici decentrati”. Che altro non sono che lo “sportello informativo con protocollo integrato” - leggasi protocollo!!! -, la “difesa civica territoriale periodico (punto di riferimento per le funzioni di garanzia, tutela e promozione dei diritti dei cittadini previste dalla legge)” - leggasi difensore civico provinciale - e "un ufficio a disposizione degli assessori per programmare incontri e appuntamenti" - leggasi segreteria-. Cioè si prende due giorni a settimane il personale che di solito lavora a Lecco, lo si sposta a Merate, si occupa un ufficio solo per archiviare le pratiche, garantire un servizio che è un doppione del difensore civico municipale e fare attività di mera agenda, questa è la realtà. Nell’era informatica dove si potrebbero accettare e inviare gli incartamenti in forma telematica o nel peggiore dei casi incaricare i messi comunali che un giorno sì e un giorno sì vanno in capoluogo si è pensato a tutto ciò!!! E poi quanta gente ha mai avuto bisogno di andare in Provincia alzi la mano. Anche la giunta cattocomunista del Giovanbattista Albani aveva pensato a qualcosa del genere, ma lui aveva in mente uno sportello di supporto alla popolazione dove svolgere di tutto e di più, non questa miseria ideata dai pidiel-leghisti che altro non è che fumo negli occhi, naturalmente a spese di Pantalone, cioè di noi cittadini somaripagateletasseetacete...Viva il federalismo padano, che moltiplica uffici su uffici e sprechi su sprechi.

R.I.

3 commenti:

  1. Aboliamo l province, non servono a nulal e sono un buco dove i soldi non bastano mai. Abbiamo troppi pocopolitici da mantenere e gli stessi NON servono a nulla.

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  2. E basta con queste proposte populiste sull'abolizione delle province.
    La realtà è che questo spreco di risorse per gettare fumo negli occhi, per creare solo un'immagine per attirare consensi, ma senza una sostanza alle spalle, è quello che il centrodestra propone ad ogni livello, Provincia, Regione, Governo, da 20 anni.
    Soprattutto in una Regione come la Lombardia (ma la stessa situazione si presenterebbe in Lazio, Campania, Piemonte e non solo) l'assenza delle province porterebbe a concentrare tutta l'attenzione su Milano e dintorni, abbandonando sempre più i cittadini "periferici".
    La vera soluzione (ma purtroppo non ci sarà mai la volontà politica per farlo) sarebbe l'abolizione delle Regioni e la riduzione delle Province a 50-60 Province Autonome, oltre all'istituzione delle città metropolitane, in modo da coprire, ad esempio, il Comune di Milano e i vari comuni dell'hinterland con un'unica istituzione.

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  3. Sottoscrivo al cento per cento il commento di Riccardo.

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