domenica 26 giugno 2011

Ancora tagli alla scuola pubblica: 42 posti in meno tra bidelli, amministrativi e tacnici

Preoccupanti sono i pericoli a cui vengono chiaramente esposti i minori

Ancora 42 tagli nella scuola , questi posti saranno tagliati nell’organico di diritto del personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici) della provincia di Lecco. Questo è quanto è stato ufficializzato venerdì mattina dal Dott. Carnabuci Rosario nel corso dell’informativa alle Organizzazioni Sindacali a livello provinciale: in totale per l’anno scolastico 2011/12 saranno attribuiti nella provincia di Lecco 969 personale ATA a fronte di 1.011 dell’anno scolastico 2010/'11, anche Lombardia vengono tagliati ben 1756 posti
Forse è il caso di dire Basta!!!!!
All’incontro la Cisl Scuola ha fatto inserire a verbale la seguente dichiarazione: i dati degli organici consegnati non assicurano la regolarità del servizio scolastico con particolare attenzione all’apertura, alla vigilanza di tutti i presidi scolastici e alla presenza di personale per l’integrazione di alunni disabili e del funzionamento dei servizi tecnici-amministrativi. Preoccupanti sono i pericoli a cui vengono chiaramente esposti i minori (in alcune istituzioni scolastiche il n° dei plessi / sezioni staccate è superione al n° di collaboratori scolastici assegnati ”.
La Cisl Scuola ha inoltre chiesto un intervento straordinario del Dirigente Petralia perchè rappresenti ai livelli superiori la situazione drammatica delle Scuole Lecchesi.
Sembra evidente che oltre alla mobilità a cui sarà costretto il personale e alle mancate assunzioni al lavoro pure a fronte dell’importante aumento di alunni iscritti in Lombardia, l’obiettivo delle economie di bilancio centrate in massima parte nella scuola mette a fuoco lo scarso valore che il governo assegna alla scuola e al lavoro nella scuola di tutto il personale ATA.
Noi non smetteremo di ribadire che nessuna scuola potrebbe essere “scuola” senza l’apporto collaborativo del personale ATA che oltre a mettere in gioco specifiche professionalità nelle varie articolazioni in cui si struttura l’attività scolastica, costituiscono una risposta alle emergenze educative di cui oggi tanto si parla ma rispetto alle quali non si mostra ancora da parte del MIUR (Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca ndr), opportuna sensibilità.
Chiediamo con forza di rivendicare spazi di flessibilità per dare risposte ai bisogni del territorio e alle legittime attese di servizi pubblici rispondenti ai canoni di efficienza senza i quali non potrebbero assolvere alle loro funzioni quali la sicurezza e tranquillità delle famiglie che affidano alla scuola i loro figli.
E’ ora di dire basta ai tagli lineari e di intervenire là dove le risorse vengono sperperate.

Mario Rampello
Segretario generale Cisl Scuola di Lecco

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