Una mozione passata martedì all’unanimità in Consiglio regionale apre la strada alla discussione in Regione di un progetto di legge volto a ridurre i costi della politica. Il voto dell’aula è avvenuto nel giorno in cui il PD ha presentato, con la firma di tutti e ventidue i propri consiglieri, un testo di modifica delle leggi che regolano il trattamento economico dei consiglieri che con soli tre articoli mira a far risparmiare alle casse regionali circa cinque milioni di euro l’anno.
Il primo punto previsto dal PD è la cancellazione del vitalizio del Consigliere regionale, come già fatto da altre Regioni italiane. Il vitalizio è oggi strutturato su un impianto di carattere retributivo e attinge da un fondo a cui oggi la Regione contribuisce con 3,5 milioni di risorse proprie, destinati a crescere negli anni se non si riformerà il sistema.
Il PD prevede che in futuro si possano istituire solo forme assicurative o forme di previdenza integrative con il sistema contributivo e senza oneri per la Regione.
Il secondo punto è la riduzione, nell’ordine del 60%, dell’indennità di fine mandato. La proposta prevede di passare da 12 a 5 mensilità per ogni legislatura compiuta dal Consigliere, con un tetto di 10 mensilità anche se il mandato superasse le due legislature, mentre con l’attuale regime chi ha svolto 4 o più legislature ha diritto ad un’indennità di fine mandato di 4 o più annualità.
Il terzo punto è il taglio del 10% delle indennità dei Consiglieri regionali (circa 950 euro lorde), che segue il taglio del 10% della diaria in vigore dal primo gennaio del 2011 per effetto del taglio effettuato dal Parlamento.
Il consigliere segretario e componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale Carlo Spreafico, che lo scorso autunno aveva già promosso la discussione in Ufficio di Presidenza dichiara: ”Senza demagogia e falso populismo penso che sia eticamente e praticamente necessario dare il buon esempio, proprio a partire dalla Lombardia e dai suoi Consiglieri regionali, per cercare di ridurre i costi della politica in un momento come quello attuale in cui, per il perdurare della crisi economica, molte famiglie e pensionati fanno fatica a tirare alla fine del mese”.
“Ricordo – continua – che già dal mese di gennaio abbiamo provveduto ad un taglio di 500,00 euro mensili della diaria dei consiglieri e che ora stiamo studiando le modalità concrete per rivedere il futuro sistema del vitalizio al quale hanno diritto gli ex consiglieri regionali che hanno compiuto il sessantesimo anno d’età. Credo si possa sostituire l’attuale norma, troppo costosa, con l’introduzione di un sistema di previdenza integrativa su base volontaria, come avviene per altre categorie professionali. Ci sono però – conclude Spreafico – anche ben altri costi della macchina regionale a cui si deve mettere mano, a partire dal numero dei dirigenti, alla revisione dei trattamenti economici più elevati ed alla razionalizzazione di alcune società partecipate da Regione Lombardia, molte delle quali inutili e troppo costose.”
da BlogDem
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