lunedì 7 febbraio 2011

Il federalismo dei tagli

Contro i giustizieri del trasporto pubblico

Il Governo di Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Giulio Tremonti e la Regione targata Lega Nord – PdL dei ciellini Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo stanno uccidendo il trasporto pubblico anche il Lombardia attraverso:
  • l'aumento entro maggio 2011 delle tariffe per i pendolari del 20-25%
  • la diminuzione dei treni, quasi sempre sporchi e quasi mai in orario
  • il taglio commplessivo di 58 milioni di euro in Lombardia per il trasporto pubblico
  • il taglio del servizio nel lecchese del 7-8% in termini di minori tratte chilometriche rispetto ad adesso
  • il taglio dal 2009 del rimborso dell'Iva (450mila euro in meno per il trasporto extraurbano e 300mila per quello urbano)
Si vuole scaricare sulla Provincia, sui Comuni e sui cittadini i costi di una crisi provocata dalla speculazione finanziaria e dalle banche trasformando gli enti locali nei becchini del trasporto pubblico, a favore di una completa privatizzazione, mentre sprecano miliardi in spese militari e in grandi opere inutili (il ponte sullo stretto, G8, Tav Brebemi...) mentre salvano carrozzoni clientelari (Alitalia)
E' per questo che rivendichiamo una reazione forte degli enti locali:
  • no all'aumento di tariffe dei trasporti pubblici che non sia collegato ad un reale miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi
  • Immediato reintegro di tutti i contributi statali e regionali per il funzionamento del servizio di trasporto pubblico su gomma, ridotti negli anni scorsi e nel 2011 e in caso di risposta negativa Provincia e Comune devono restituire alla Regione la gestione dei trasporti pubblici su gomma per non diventare complici di una politica che uccide i trasporti pubblici e la mobilità sostenibile e porta ad un aumento dell'inquinamento dell'aria e ad un peggioramento della qualità della vita dei cittadini.

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